Vivere un amore felice: il manuale d’amore degli scienziati

di francesca


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Sembrava un sogno e oggi è realtà, un manuale d’amore, scientifico e serio, in grado finalmente di spiegarci come mai una storia non dura o va avanti per 50 anni. I due studiosi che hanno deciso di aiutare gli innamorati di tutto il mondo sono Amir Levine, psichiatra e neuroscienziato,
e Rachel Heller, psicologa alla Columbia University, i quali sostengono che, per la buona riuscita di una relazione, è importante analizzare che tipo di ruolo si ricopre all’interno della coppia, che tipo di “attaccamento” adulto si manifesta in noi e nell’altro.

I due ricercatori invitano intanto i lettori ad abbandonare condizionamenti sociali e sogni infantili, per comprendere davvero cosa è bene per noi. Nel libro, dal lungo titolo “Attached. The New Science of Adult Attachment and How it Can Help You Find, and Keep, Love” viene spiegato che esistono tre tipologie di base di attaccamento, che rappresentano le tre macroaree dello studio proposto nel libro:


  • l’ansioso, circa il 21% delle persone in coppia, preoccupato della qualità della coppia, impensierito da ogni malumore del partner e sempre preda del dubbio “mi ama ancora?”. Solitamente sono persone insicure e con poca autostima, non solo in amore, ma in ogni campo dell’esistenza;


  • l’evitante, il 25% dei partners, equiparano il rapporto di coppia alla perdita della propria indipendenza, si esprimono in maniera narcisistica pur avendo un importante disagio sociale. In qualche modo, ogni qualvolta mettono in piedi una storia, combattono e negoziano il loro senso di libertà ;


  • il sicuro, profilo del 54% delle persone in coppia, in grado di mantenere la propria autonomia senza minare il rapporto, con una forte autostima. Solo il 4% ha manifestato di possedere una parte di tutti e tre i profili.

Una volta compreso a quale profilo apparteniamo, e a quale invece appartiene il partner (con questo test in inglese) bisogna comprendere se e come quella persona sarà in grado di renderci felici; non c’è nulla di male o di egoistico nel desiderare un rapporto sereno, d’altra parte. I due studiosi sottolineano che le differenze non sono sempre un ostacolo e che le persone possono cambiare i loro atteggiamenti per integrarsi al meglio.

In base ai profili stilati, però, riconoscono che un “ansioso” può essere aiutato a cambiare da un “sicuro”, ma il rapporto sarebbe un groviglio di problemi se un “ansioso” decidesse di vivere con un “evitante”, così diverso nelle manifestazioni d’amore. Inoltre, sottolineano come i cambiamenti richiedano almeno 4 anni, dunque un impegno a lungo termine.

Una volta compresa qual è la chiave per rendere il nostro rapporto sereno (e capire anche qual è il tipo a noi più affine) potremo buttarci in una storia serena, che gioverà anche alla salute fisica e, al contrario, i ricercatori sottolineano come la fine di un amore si manifesti al cervello come un malessere psicofisico. In ultimo, l’unica domanda che gli esperti inviatano a porci quando le cose vanno male non è “mi piace davvero?” ma “ha la stoffa adatta a me?”

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