La Sindrome della Crocerossina è una modalità relazionale che si manifesta soprattutto nella coppia, ma anche in altri tipi di relazioni come quella amicale ecc. Noi qui parleremo della relazione di coppia.
Sintomi
In genere, una donna si accorge di essere affetta Sindrome della Crocerossina quando:
Ma non c’è da scherzarci, dicono gli esperti! La questione, lungi dall’essere soltanto un fatto buffo, crea anche molta sofferenza alla coppia e, di fatto, nasce da una sofferenza profonda della donna.
Cause
Le motivazioni e le cause che stanno dietro a questa “brutta piega” della coppia, possono essere diverse: dal forte senso di colpa, alla paura di essere abbandonate; ogni scusa è buona per creare un rapporto affettivo-relazionale dipendente in cui il proprio accudimento diviene la moneta principale.
Perchè? Come abbiamo detto prima, semplicemente perchè così si “espia un proprio dolore” ci si sente accudite-accudendo, ci si sente insostituibili e preziose per l’altro che, puntualmente, viene assurto a vittima da salvare e, contemporaneamente, incapace di “fare da solo o di farcela senza di noi”.
Il risultato è, ovviamente catastrofico.
Attivamente, ciò che si può fare è, per esempio, fare volontariato. Pare, infatti, sia una delle strategie terapeutico-occupazionali più di successo.
Prendersi cura dell’altro, infatti, non è un fatto negativo. Il problema è, piuttosto il “di chi mi prendo cura?”. E questo “chi” non può essere il partner, dal momento che la coppia è una relazione di persone alla pari, a differenza della relazione madre-figlio, paziente-malato, volontario-persona bisognosa.
Fermo restando che tutti siamo capaci di tirarci fuori dai problemi, infatti, accettare che l’altro ce la farà benissimo anche senza di noi, rivolgere le nostre attenzioni altruistiche verso chi ha veramente bisogno di aiuto e farsi qualche domanda in più sulla scelta dei propri partner, può essere il percorso terapeutico corretto.
Infine, una cosa importante da tenere a mente è: la relazione sentimentale non è una relazione di aiuto e chi viene sistematicamente aiutato prima o poi vorrà camminare sulle sue gambe o, aimè, avrà bisogno di auiti sempre maggiori, sganciandosi da noi in malo modo. Prevenire è meglio che curare!