Una relazione tossica, per definizione, è un rapporto che genera dolore e sofferenza. Può essere caratterizzata da un coinvolgimento emotivo squilibrato o da una dinamica in cui uno dei partner esercita un controllo emotivo sull’altro, spesso accompagnato da mancanza di rispetto. Questi comportamenti, profondamente nocivi, possono essere estremamente distruttivi per chi li subisce.
Attenzione, però: non tutte le relazioni tossiche coinvolgono un narcisista perverso, un termine spesso abusato negli ultimi anni. In particolare, se la relazione con un narcisista perverso è necessariamente tossica, non tutte le relazioni tossiche implicano un narcisista perverso. Si parla di relazione tossica ogni volta che si prova sofferenza, ci si perde nel rapporto e non si è più in sintonia con sé stessi, come riportato su Femme Actuelle.
Le relazioni tossiche possono lasciare segni profondi sulla salute mentale, emotiva e fisica. Generano dubbi, paure e un senso di sfiducia verso gli altri.
Chi esce da una relazione tossica può anche essere invaso da un senso di colpa, ponendosi domande come: “Come non ho visto i segnali?”, “Perché sono stato così ingenuo?”, “Come ho potuto lasciarmi coinvolgere così?”.
Superare una relazione tossica è un processo lungo, che richiede tempo per riflettere, prendersi cura di sé e ritrovare l’equilibrio. Alcune persone trovano conforto in una “relazione cerotto” perché
ognuno affronta la ricostruzione a modo suo. C’è chi riparte subito con una nuova relazione, che, anche se non è quella ideale, può fungere da piccolo cerotto, offrendo un po’ di conforto. Altri, invece, preferiscono stare da soli. Tuttavia, è fondamentale evitare di ricadere in una dinamica simile, perché in un momento di fragilità si può essere facili prede.
Indipendentemente dal fatto che si scelga di entrare in una nuova relazione o meno, è essenziale fare un lavoro interiore. Questo aiuta a comprendere come si è rimasti intrappolati in una relazione tossica e a ricostruire l’autostima. Secondo Boukhobza, è fondamentale imparare a riconoscere i propri bisogni e desideri, definire i propri limiti e non piegarsi più alle esigenze altrui. Avanzare significa imparare a dare fiducia di nuovo, poco alla volta, attraverso piccoli gesti e parole quotidiane. Tutto parte dal rispetto per sé stessi e per l’altro.