Come gestire al meglio le liti di coppia? Consigli pratici da uno psichiatra per comunicare in modo efficace e costruttivo.
Relazione a distanza: può funzionare
Le coppie che vivono una relazione a distanza sanno benissimo di essere coppie a rischio ed esposte a non pochi sacrifici. Tuttavia, se nella coppia c’è il forte desiderio di un futuro insieme, i sacrifici appaiono poco importanti.
A volte, però, la volontà di superare le distanze può non essere sufficiente per far funzionare una relazione di questo tipo e, alcuni errori comuni possono essere letali per la stabilità di queste coppie. Pronti per vederli?
- Prima di tutto, la relazione a distanza ha bisogno di un rapporto uno-a-uno: evitare di vedere altre persone nei periodi di lontananza è fondamentale.
- In secondo luogo, è necessario riuscire ad avere una conversazione intima con il partner: per far ciò bisogna essere concentrati sulla relazione, sui segnali e sulle sfaccettature del dialogo. Una relazione a distanza richiede molta più attenzione e impegno delle altre storie. Niente può essere dato per scontato. Bisognerà ribadire il proprio impegno e il fatto di crederci, più spesso del dovuto. Un semplice “ti amo” al telefono a volte non basta perchè nella comunicazione non verbale sono altre le cose che contano: interesse, attenzione, partecipazione.
- Evitare con tutti i mezzi a disposizione i problemi di gelosia: l’onestà è fondamentale per qualsiasi relazione, ma lo è soprattutto per le persone che vivono in diverse città, stati o luoghi. Dare conferme della propria fedeltà anche attraverso il telefono può essere determinante per non innescare meccanismi distruttivi e degeneranti. Per esempio, chiamare una volta arrivati a casa dopo una notte fuori, è un segno di rispetto per il rapporto. Fidarsi l’uno dell’altro significa anche tenere a bada l’immaginazione: se una chiamata doveva arrivare, ma ritarda, non significa che si sta verificando un abbandono o un tradimento, Il più delle volte è solo una paura da imparare a gestire.
- Se, avere dei momenti di comunicazione standard può essere molto importante, altrettanto importante è riuscire a sorprendere l’altro, intensificando il romanticismo, magari chiamando inaspettatamente, organizzando visite a sorpresa e mail fuori dagli schemi. Attenzione a non diventare invadenti o soffocanti!
- Altro fattore importante è il sesso: solo perché non si dorme nello stesso letto ogni notte, non significa che il rapporto tra una visita e l’altra, debba essere di austerità! E’ il cervello è il nostro organo più grande adibito al sesso. La distanza, perciò, può essere utilizzata a vantaggio della stimolazione sessuale attraverso una conversazione eccitante e coinvolgente.
- E’ importante incontrarsi almeno un fine settimana al mese e mai finire una visita senza pianificare il prossimo viaggio. Tuttavia, se non si riesce a vedersi fisicamente quanto si vorrebbe, la comunicazione virtuale può fare miracoli. Skype e la videochat possono essere l’ideale. Facebook, Twitter e tutte le opzioni di comunicazione elettronica a disposizione hanno reso la lunga distanza molto meno dolorosa. Infine, per creare un contatto davvero personale, si può sempre scrivere una lettera: l’odore della carta, una goccia del proprio profumo e propri oggetti personali possono essere davvero molto apprezzati.
- Imperativo è che ognuno abbia una vita sociale nella città in cui vive. Senza le occasioni di divertimento, si perde il senso di allegria e indipendenza. Uscire con gli amici tiene la mente occupata e uno stato d’animo positivo. Costruire nuove amicizie aumenta anche la fiducia, che migliora il rapporto: non c’è niente di più attraente di un partner sicuro di sè.
- La relazione a distanza può dunque funzionare anche se, a un certo punto, si avrà bisogno di vivere nella stessa città. Per resistere a tutti gli stress della distanza, cioè, ci deve essere una luce alla fine del tunnel, un tempo in cui si vivrà nello stesso posto, o almeno l’idea che uno dei due dovrà spostarsi. Se si è all’inizio di un rapporto, è meglio non affrontare l’argomento per un po’, ma si deve mettere in conto di parlarne.
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