Costruire una relazione solida e soddisfacente (anche) da un punto di vista intimo-sessuale comporta confrontarsi con il partner, ed esprimere i propri sentimenti/emozioni relativi a questo aspetto.
Vorrei sottolineare, a tal proposito, che nella sessualità le tempistiche sono importanti.
Uomini e donne hanno tempi e modalità di vivere la sessualità e il rapporto, differenti, perché fisiologicamente, cerebralmente e psicologicamente sono di fatto diversi.
Dedicarsi al corpo dell’altro, dedicando più tempo all’esplorazione, alle carezze e ai preliminari, può rendere un rapporto più coinvolgente, più intimo e soddisfacente, per entrambi. Inoltre, l’autoerotismo è uno dei modi che abbiamo per conoscere il nostro corpo, le sue sensazioni oltre le fantasie. Conoscere il proprio corpo ci rende capaci di comunicare all’altro, anche senza parole, cosa gradiamo nel rapporto, e cosa no.
Perciò quando intuiamo che i vari impegni e la stanchezza, in qualche modo stanno limitando la sessualità della coppia, non solo in termini di frequenza, ma anche in qualità, cerchiamo di trovare il tempo per dedicarci a questi importantissimi aspetti, con l’intento di esplorare la sessualità della coppia in questo modo: come se fosse la prima volta!
Corteggiamo e seduciamo il partner come se fosse la prima volta che lo incontriamo e non la “milionesima”. Anche solo immaginarlo non ti mette in una predisposizione diversa?
Alcune persone, inoltre, hanno modi di vivere la sessualità in modo più veloce, altre più lento.
Questo però può, quando le tempistiche sono molto rapide o lunghe, sfociare in disfunzioni sessuali come eiaculazione precoce o ritardata per gli uomini ovvero anorgasmia per le donne.
Se capiamo che il tempo della sessualità che viviamo col partner è dettato da una fretta interiore o altri fattori di “blocco”, che non consentono un buon grado di soddisfazione nel rapporto, possiamo provare a parlarne per vedere se insieme, si possa trovare una migliore sintonia, rispetto ai tempi del rapporto.
Spesso, infatti, il problema è che crediamo che ciò che pensiamo non interessi all’altro, o sia banale, riducendoci a non comunicare come “siamo davvero.” Si tratta di un blocco psicologico, che di fatto non permette alcun tipo di conoscenza o crescita. A
Quando tutto questo non basta per uscire dall’impasse e trovare (ritrovare) una buona intimità, può essere utile rivolgersi ad un esperto.
Dott.ssa Claudia Popolillo
Psicologa, Consulente di coppia, Sessuologa
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