Qual è la differenza tra la gelosia e la possessività?

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Prima di stabilire la differenza tra gelosia e possessività, è utile consultare il dizionario per capire di cosa stiamo parlando. La gelosia, sia negli uomini che nelle donne, si definisce come “un sentimento che si prova quando si vede qualcun altro godere di qualcosa che non si ha”.

Perché si è gelosi?

È possibile sentirsi gelosi quando, ad esempio, il vicino fa un giro nel quartiere con la sua macchina nuova di zecca o quando si incontra il compagno della migliore amica che sembra l’uomo ideale, mentre si è single. La gelosia, a volte, è una questione di proiezione. Si pensa di non avere qualcosa e si costruisce il sentimento di gelosia su questo complesso.

Ad esempio, si può sviluppare una forte gelosia nei confronti della nuova collega del proprio marito (perché è giovane, carina, magra…) e immaginare che abbiano una relazione nascosta, anche se non è vero. In sostanza, la gelosia non è necessariamente in contatto con la realtà. La gelosia è un sentimento che appartiene alla sfera della paura: nel contesto della coppia, può trattarsi della paura di perdere l’altro, della paura dell’abbandono o della paura di non essere abbastanza per l’altro.

È normale provare gelosia?

Provare gelosia non è anormale. Nelle nostre modalità di educazione, la gelosia è percepita come un’emozione negativa, tanto che ci si può vergognare di essere gelosi. Tuttavia, questo sentimento è umano e non c’è alcun motivo per giudicarlo.

Gelosia in coppia: cause e soluzioni

Il giusto approccio consiste nel chiedersi “perché sono geloso/a? Da cosa nasce il mio sentimento di gelosia?”. In questo percorso di responsabilizzazione nei confronti della gelosia, ci sono diverse strade da esplorare: soffri di una mancanza di fiducia in te stesso/a, di fiducia nell’altro o di autostima? Questo può essere la causa di un sentimento di insicurezza persistente che genera gelosia.

Possono emergere problematiche derivanti dall’infanzia (relazioni complicate con le prime figure di attaccamento, come i genitori), oppure traumi amicali o amorosi (essere stati traditi da un uomo o una donna, essere stati brutalmente ignorati da un amico/a, essere stati a contatto con persone tossiche nel proprio cerchio amicale o amoroso).

Contesto insicuro

Un’altra opzione è un contesto insicuro. Ad esempio, se si parte dal presupposto di essere in una relazione esclusiva, è normale provare gelosia se il partner scambia messaggi di natura erotica o amorosa con un/a collega. In questo caso, è il contesto che genera gelosia, e il partner che crea insicurezza rompendo un contratto tacito.

Differenza tra gelosia e possessività

La possessività implica una nozione di appartenenza. L’altra persona è vista come un oggetto che appartiene esclusivamente a sé e si desidera controllarla in tal senso. La differenza con la gelosia sta nel comportamento: si può provare gelosia e tenerla per sé, senza riversarla sul partner. Invece, la possessività si traduce quasi sempre in comportamenti problematici, come esigere di controllare il telefono del partner, monitorare il suo orario in ogni momento della giornata e vietargli di fare certe cose o vedere certe persone. I comportamenti possessivi spesso portano a una privazione della libertà per l’altro.

Limiti della gelosia e della possessività

Gelosia o possessività, fino a che punto si possono tollerare? Se il partner è geloso/a o peggio, possessivo/a, è importante chiedersi, possibilmente all’inizio della relazione, “qual è il mio limite?”. Cosa si è pronti ad accettare nel nome della coppia e nel rispetto dei propri valori, della propria dignità e dei propri obiettivi di vita?

Limite universale della sofferenza

C’è un limite universale: quello della sofferenza. Se il comportamento e/o le parole della persona possessiva o gelosa causano dolore, è imperativo reagire. Se il partner è disposto a mettersi in discussione e lavorare sulla questione, è consigliabile rivolgersi a una terapia di coppia. In alternativa, una terapia individuale (come la psicoterapia per lavorare sull’autostima) può essere utile.

Comportamenti violenti

Attenzione, infine: i comportamenti gelosi o possessivi possono sfociare nella violenza domestica. È quindi essenziale per la vittima mettersi al sicuro il più presto possibile.

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

Spesso quando si parla di violenza si tende immaginare subito un’aggressione e una violenza di natura fisica, ma esistono delle forme di abuso invisibile che però possono creare enormi danni psicologici. Ecco perché è importante imparare a riconoscere i segnali della manipolazione emotiva e psicologica che può essere ugualmente pericolosa e impattante sulla nostra salute […]

Innamorarsi è un’esperienza affascinante che spesso ci coglie di sorpresa, come un incantesimo improvviso che ci avvolge in un turbine di emozioni. Tuttavia, se per alcuni di noi serve un po’ di tempo per conoscersi e accertarsi di amare realmente un’altra persona, per molti altri questa magia si dissipa altrettanto rapidamente di come è apparsa, […]