Crisi di coppia sintomi: i segnali d’allarme

Molte coppie, con storie che durano per anni ma che in certi periodi sono state messe in crisi da stress, stanchezza, insoddisfazione personale, e poca gratificazione all’interno del rapporto, finiscono per trovarsi nel bel mezzo di una crisi che potrebbe seriamente mettere in discussione la loro coppia. Una crisi può essere lunga, lunghissima, durare persino molti anni, periodo lungo in cui il rapporto va avanti per inerzia, abitudine o paura di affrontare le conseguenze di una separazione.

Spesso c’è troppo amore di mezzo per ammettere che qualcosa non va, che la salda relazione di qualche anno prima comincia lentamene a vacillare, ma proprio perché di mezzo ci sono i sentimenti, spesso si fa fatica a riconoscere che la relazione attraversa una crisi. In molti casi, ad esempio, spesso sono persone esterne a capire che la coppia sta attraversando un momento di crisi e che i partner stanno per lasciarsi. Si tratta di piccoli, gesti, eventi e atteggiamenti, che secondo gli psicologi cognitivi Frank Fincham e Steven Beach dell’Università della Florida, sono facili da cogliere.

Secondo la loro teoria esistono sette segnali, sette campanelli d’allarme che se ignorati possono portare alla definitiva rottura della coppia. Vediamo quali sono.

  1. Negare il sostegno al partner
    Smettere di ricevere o offrire sostegno e approvazione al proprio partner è il primo campanello d’allarme su cui la coppia dovrebbe lavorare. E’ proprio questo sentimenti di rifiuto che determina un malessere psico-fisico nella coppia.
  2. Pensieri negativi
    Sono spesso pensieri negativi e atteggiamenti ostili nei confronti dell’altro che possono portare la coppia a litigare su ogni questione, dalle più banali alle più serie che rischiano spesso di mettere in crisi il valore della relazione.
  3. Lo schema “richiesta-rifiuto”
    Altro pericoloso segno di crisi è il sistema “richiesta-rifiuto” che denota una forte incomunicabilità all’interno della coppia. Generalmente è la donna a rimanere vittima di questo circolo viziosa, e che si ritrova praticamente ignorata dal proprio partner che in ogni occasione preferisce evitare il confronto.
  4. Convinzioni irreali
    Ad un certo punto, questo rapporto ormai estenuante che porta un amore allo svilimento, porta entrambi a fare in continuazione l’inventario dei difetti dell’altro. Gli psicologi le definiscono “distorsioni cognitive” e sono quelle “convinzioni irreali” sul partner, che generalmente caratterizzano i rapporti sul nascere, che rendono la persona amata praticamente perfetta, che fanno bene alla relazione ma non appena i nodi arrivano al pettine si rivelano un problema per il futuro della coppia.
  5. Le giustificazioni
    L’atteggiamento reciproco nei confronti dei comportamenti del partner è un indicatore importante. Se lui fa sempre tardi la sera, è perché lavora troppo, se due volte a settimana vi lascia sole in casa per andare a giocare a calcetto, è perché è stressato e ha bisogno di rilassarsi. Ma quando la sintonia della coppia comincia ad incrinarsi ecco che tali giustificazioni si trasformano in critiche o persino accuse.
  6. Discrepanza tra partner e ideale
    Se avete sempre sognato un uomo con lo stesso fascino di Tom Cruise ma con qualche centimetro in più, e accanto vi trovate un compagno grassoccio e poco attraente ai vostri occhi, e non fate altro che paragonare il vostro uomo a quello delle amiche, in effetti non avete molte possibilità di successo. Evidentemente qualcosa non va più come dovrebbe se fino ad allora non vi eravate mai rese conto dei suoi handicap estetici.
  7. L’evoluzione
    Generalmente, in un rapporto, il grado di soddisfazione deriva anche dalla sensazione che la relazione si vada consolidando nel tempo. Se vi sentite ancora instabili e non avete riscontrato alcun miglioramento nella relazione forse è il momento di dare una spinta nella direzione giusta al rapporto.