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Coppia in crisi? I 5 errori comunicativi da evitare

Durante le conversazioni, interrompete il vostro partner, cambiate argomento o vi perdete nei vostri pensieri? Questi sono tutti segnali di una scarsa disponibilità fisica ed emotiva. Per migliorare la comunicazione, praticate l’ascolto attivo.

Come fare? Seguite queste semplici regole:

  • Date priorità alla discussione: Concentratevi su ciò che il vostro partner sta dicendo, senza distrazioni.
  • Stabilite un contatto visivo: Guardate negli occhi il vostro interlocutore, dimostrando interesse e attenzione.
  • Aspettate che l’altro abbia finito di parlare prima di intervenire: Non interrompete il flusso del discorso, lasciate che il vostro partner si esprima completamente.
  • Ponete domande aperte: Incoraggiate il dialogo e approfondite la comprensione del punto di vista dell’altro.
  • Ripetete ciò che l’altro ha detto per assicurarvi di aver capito: Questo dimostra attenzione e aiuta a evitare fraintendimenti.

Usare le parole “sempre” e “mai”

“Non mi ascolti mai”, “Sei sempre al telefono”… Usate con eccessiva frequenza, queste parole hanno un impatto negativo sulla comunicazione. Il vostro partner si sentirà accusato e in colpa, come se fosse il solo responsabile dei problemi. Per migliorare la comunicazione, evitate le generalizzazioni e imparate a formulare le frasi in modo non violento.

Ad esempio, invece di dire “Non mi ascolti mai”, provate a esprimere il vostro disagio in quattro fasi:

  • Osservazione dei fatti: “Ho notato che mentre ti parlo stai facendo altro”.
  • Espressione dell’emozione: “Mi sento trascurata”.
  • Espressione del bisogno: “Ho bisogno di sentirmi ascoltata”.
  • Formulazione della richiesta: “Potresti smettere per qualche minuto quello che stai facendo e ascoltarmi?”.

Mettersi sulla difensiva

Secondo John Gottman, psicologo e conferenziere americano, esistono quattro comportamenti tossici per la relazione: la critica, il disprezzo, l’evitamento e la difensiva. Quest’ultima, pur essendo spesso adottata come meccanismo di protezione, può bloccare la comunicazione e portare la coppia in un vicolo cieco. Per migliorare la comunicazione, imparate a controllare la vostra impulsività.

Ecco tre regole utili:

  • Prendete le distanze: Invece di reagire d’impulso, respirate profondamente e cercate di capire cosa il vostro partner vuole dirvi. Chiedetevi se sta esprimendo un’emozione o un bisogno, oppure se si tratta di una critica non costruttiva.
  • Chiedete chiarimenti: Se non avete capito bene o percepite un tono accusatorio, chiedete al vostro partner di riformulare la frase. Questo vi aiuterà a comprendere le sue reali intenzioni.
  • Lavorate sulla vostra autostima: Avere fiducia in se stessi permette di non sentirsi eccessivamente attaccati da una critica.

Mantenere il silenzio

Anche se l’obiettivo è evitare il conflitto, tacere spesso non fa altro che peggiorare la situazione. Evitare il dialogo genera frustrazioni che si accumulano e prima o poi esplodono, spesso sotto forma di rimproveri. Per migliorare la comunicazione, imparate a dire le cose al momento giusto, con assertività e gentilezza.

Ecco come:

  • Esprimetevi menzionando i fatti ed evitando giudizi o generalizzazioni.
  • Formulate richieste chiare.
  • Mettete in pratica l’ascolto attivo.
  • Siate aperti alla critica costruttiva.

Rissare il passato

Ogni volta che litigate, voi e/o il vostro partner tendete a rivangare vecchi rancori. L’immondizia non portata fuori, la cena dimenticata… Tutto viene riportato a galla. Potrebbe sembrare una “guerra” leale, ma in realtà rinfacciare errori passati avvelena il dialogo e danneggia la relazione. Per migliorare la comunicazione, cercate di capire cosa si nasconde dietro questi rimproveri.

Ponetevi queste domande:

  • Perché rivangare il passato? Per ferire? Per difendersi? O perché ci sono questioni irrisolte da affrontare?
  • Come smettere di rissare il passato? Probabilmente è necessario discutere una volta per tutte degli argomenti che creano tensioni e imparare a gestire meglio le proprie emozioni.

Fonte: Femme D’aujourd’hui.