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Qual è la città con più single d’Italia? La top 10
Da una nuova ricerca emerge che l’Italia è un Paese di single. Lo rileva una nuova ricerca di Meetic, che svela la top ten delle città italiane con il più alto numero di single iscritti all’app, in rapporto al numero di abitanti. Chi c’è sul podio?
La top 10 delle città con più single
I dati rilevati dall’indagine, sono stati incrociati con gli ultimi dati Istat. Secondo il rapporto annuale Istat del 2022, i single in Italia superano le coppie con figli: i primi rappresentano il 33,2% degli italiani, i secondi il 31,2%. Mettendo a confronto i dati con quelli dell’indagine realizzata da CINT per Meetic, nel mese di dicembre del 2022, su un campione di 806 single tra i 18 e i 64 anni, la maggior parte di questi erano situati nel Nord Italia.
Sono davvero tanti gli italiani alla ricerca del vero amore. Il 57% afferma di aver rafforzato ancora di più il desiderio di una storia seria nel 2023. Contrariamente a quanto non si possa pensare, non è Milano a svettare nella classifica delle città con più single, poiché è solo 17esima su 20. In prima posizione c’è Bergamo, quindi dopo Varese e Como. È Bergamo, dunque, la città con più single d’Italia.
La prima città del Sud a comparire, è Salerno, in settima posizione. Quarto, quinto e sesto posto per Treviso, Brescia e Vicenza. A chiudere la top 10, invece, ci sono Padova, Firenze e Perugia. Per quanto riguarda le città più attive, invece, al primo posto c’è Roma, seguita da Milano e Torino. I torinesi sono i single più intraprendenti ed estroversi.
“Questi dati vanno analizzati anche alla luce di alcune considerazioni. In primis, effettivamente al Nord c’è più singletudine, ma anche più apertura a questo tipo di mezzi: le app non vengono utilizzate esclusivamente per trovare un partner, ma anche solo per intercettare nuove conoscenze con gli stessi interessi, per fare amicizia”, spiega a Vanity Fair la dottoressa Marzia Benvenuti, psicoterapeuta esperta in relazioni.
“Un modo di utilizzare le app che all’estero è già ampiamente sdoganato, mentre in Italia fatica ad attecchire, forse anche per un retaggio culturale o per i pregiudizi che ammantano le app, intesi solo come strumenti per rimorchiare. Il mio discorso dev’essere inserito anche in uno più ampio che riguarda quello della solitudine, un fenomeno che con la pandemia è stato accentuato”, aggiunge.
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