Come gestire al meglio le liti di coppia? Consigli pratici da uno psichiatra per comunicare in modo efficace e costruttivo.
6 consigli per gestire al meglio un matrimonio a distanza
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Gli amori a distanza sono in aumento, anche grazie alle relazioni che sbocciano sui social network. A volte, poi, è il lavoro ad allontanare fisicamente una coppia, perché uno dei due trova impiego in un’altra città. Non è certo il momento di rifiutare un’offerta di lavoro, quindi è comprensibile che, a farne le spese, sarà il tempo da trascorrere insieme. Chi ha sempre vissuto accanto al partner soffrirà molto la distanza, specie durante le prime settimane. Per evitare che la storia finisca a causa della distanza, è bene tenere presenti alcuni punti fermi ; oggi i matrimoni falliscono facilmente, purtroppo, ma un rapporto sereno e felice non dovrebbe mai interrompersi perché la distanza si è frapposta tra i coniugi. Ecco, quindi, alcuni consigli utili per mantenere sano il matrimonio anche a distanza.
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1) Dichiara il tuo amore: sembrerà stupido, ma l’amore di una copia a distanza va dichiarato ed espresso a voce! Non potendo notare gli sguardi, le piccole gentilezze, le coccole, gli abbracci e i baci improvvisi, è necessario ricordare all’altro che lo amiamo. Come? Con un messaggino inaspettato, una foto simpatica che vi ritrae in pigiama prima di andare a letto, la foto del suo piatto preferito in cui dichiarate “quando tornerai a casa lo prepariamo insieme” e, perché no, anche una lettera d’amore cartacea, come s’usava un tempo. Nulla che crei malinconia o tristezza, però: l’amore è la vostra arma!
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2) Niente gelosie: la gelosia è già difficile da gestire quando potete “controllare” il partner. A chilometri di distanza questo non è possibile, quindi mettete da parte le paranoie e i sospetti (se non fondati, ovviamente) e non opprimete il vostro compagno o compagna. Se la mancanza di fiducia è tale da tormentarvi giorno e notte, il problema non è la distanza, ma il rapporto stesso: riflettete e prendete questa lontananza fisica come un modo per conoscere di più voi stesse e il partner.
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3) Rendi speciali gli incontri: Non state chiusi in casa tutti i giorni che passate insieme, ma recuperate la vostra quotidianità. Cinema, amici, pranzi con i parenti, gite in luoghi d’arte, fate quello che avete sempre fatto quando eravate vicini. Poi, aggiungete sempre un dettaglio, anche piccolo, che mostri il vostro amore al partner: dall’organizzare una cena in un posto speciale all’andare insieme alla partita. Lui, spronato, farà lo stesso per voi.
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4) Non litigare per le sciocchezze: se a casa far pace è semplice, perché lui non vuole vedervi contrariate e si avvicina per abbracciarvi, questo a distanza non è possibile. Evitate di impuntarvi per le sciocchezze, come una telefonata non risposta o un messaggino a cui replica qualche ora dopo. È lontano per lavoro e, si spera, in questa nuova città ha stretto nuove amicizie: non essere gelosa e ossessiva. Se, però, queste “assenze” si ripetono troppo spesso, indaga.
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5) Non escludetevi dalla vita dell’altro: raccontatevi tutto, anche quello che sembra secondario, sciocco, superfluo. Cosa avete preparato per cena, i primi passi del nipotino, il libro appena letto, il nuovo collega antipatico, scambiate opinioni e impressione come facevate prima di vivere distanti. Fate conoscere al partner i nuovi amici e i conoscenti che vi sono più simpatici. Si spera che la lontananza sia solo momentanea, fate in modo di non sentirvi “di troppo” l’uno nella vita dell’altra quando vivrete insieme.
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6) Non farlo preoccupare più del dovuto: se avete figli, non caricarlo di preoccupazioni non necessarie. Se il bambino oggi ha fatto i capricci, non farti sentire esasperata e distrutta: non è la fine del mondo! Lui, a distanza, non può fare altro che sgridare il bambino al telefono e sentirsi in colpa per la lontananza. Se quando è a casa continua ad essere un ottimo padre, presente e anche severo quando occorre, tenete duro e cercate di sopportare la distanza: prima o poi finirà. Questo vale anche al contrario: condividere le preoccupazioni è sano in una coppia, ma se lui vi chiama solo per sfogarsi, dirvi quanto si sente solo e abbandonato, fategli capire con dolcezza, senza aggredirlo, che questa stessa sensazione la provate anche voi e, in più, dovete gestire la tristezza dei figli. Condividere è un conto, scaricare sull’altro il malessere è tutt’altro.
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