Cinema

Marco Bellocchio trionfa ai Nastri d’Argento con “Rapito” e conquista sette premi

“Sono contento per un fatto di ‘classe’, ringrazio la giuria”. Con queste parole, il regista Marco Bellocchio celebra il successo del suo ultimo film, “Rapito“, che ha ottenuto ben sette Nastri d’Argento, tra cui miglior film e migliore regia. Il dramma storico, già acclamato al Festival di Cannes, racconta la vicenda di Edgardo Mortara, un bambino ebreo rapito dalla propria famiglia bolognese per essere convertito al cattolicesimo.

Il trionfo di “Rapito” ai Nastri d’Argento

Tra gli altri premi ottenuti da “Rapito”, figurano la migliore attrice protagonista (Barbara Ronchi), la sceneggiatura (Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, in collaborazione con Edoardo Albinati e Daniela Ceselli), l’attore non protagonista (Paolo Pierobon) e il montaggio (Francesca Calvelli e Stefano Mariotti). Il film è stato prodotto da IBC Movie, Kavac Film e Rai Cinema.

I premi Nastri d’Argento celebrano il cinema italiano

Il palmarès di questa edizione dei Nastri d’Argento, dedicata ai film #soloalcinema, premia con forza il cinema d’autore italiano e si caratterizza per l’attenzione alle novità e alla cultura. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Roma, presso il Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Tra gli altri vincitori, spiccano “La stranezza” di Roberto Andò, premiato per il successo collettivo e la svolta eccezionale nel rapporto con il pubblico; Giuseppe Fiorello, miglior esordio per “Stranizza d’amuri”; e Sydney Sibilia, Nastro d’Argento per la migliore commedia “Mixed by Erry”.

Premi per attori, sceneggiatura e musica

Nastri d’Argento poi per Alessandro Borghi e Luca Marinelli i migliori attori protagonisti per Le otto montagne, Barbora Bobulova migliore attrice non protagonista per Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, a Pilar Fogliati migliore attrice di commedia (che riceve anche il Premio Wella Professionals per l’immagine) per Romantiche di cui è anche regista e Antonio Albanese miglior attore di commedia per Grazie ragazzi di Riccardo Milani. Saranno consegnati stasera anche Nastri d’Argento alle eccellenze del cinema italiano: ‘Nastri speciali’ a Giovanna Ralli, e a Michele Placido. A Giovanni Veronesi invece il ‘cameo dell’anno’ ne La divina cometa opera prima dell’artista Mimmo Paladino e a Valeria Bruni Tedeschi il ‘Nastro d’Argento Europeo’ per Forever Young – Les Amandiers. Molto cinema giovane tra i riconoscimenti dei Giornalisti: il ‘Premio Guglielmo Biraghi’ per il talento più interessante tra i nuovi interpreti è andato a Leonardo Maltese per Il signore delle formiche e Rapito, mentre a Valentina Romani per Il sol dell’avvenire.

Giuseppe Fiorello premiato con “Stranizza d’amuri”

‘Premio Graziella Bonacchi’ agli esordienti Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro per Stranizza d’amuri. La Fondazione Nobis premia inoltre la più giovane delle candidate, Greta Gasbarri per Mia e con Massimiliano Caiazzo il ‘salto’ nel cinema da Mare fuori a Piano piano di un attore molto popolare grazie al fenomeno della serie Mare fuori. Premio Nastri/Nuovo Imaie – che consegna il Presidente di Nuovo Imaie, Andrea Miccichè – a Lidia Vitale per l’interpretazione davvero intensa in Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa. Come sempre con i Nastri d’Argento il Premio Persol-Personaggio dell’anno è per Giacomo Gianniotti, autentico outsider in Diabolik – Ginko all’attacco! che ha confermato in Italia il successo nel mondo grazie al ruolo del popolarissimo dottor De Luca in Grey’s Anatomy.

Colapesce e Dimartino migliore colonna sonora

A due protagonisti della musica come Colapesce e Dimartino è andato il Nastro d’Argento per la migliore ‘colonna sonora’ per il road movie che li ha lanciati sullo schermo, La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi. Per loro anche il premio Nastri d’Argento/Hamilton Behind the camera per l’exploit che ci hanno regalato come protagonisti ormai anche del cinema in un rapporto speciale con la musica. Per la migliore ‘canzone originale’, infine, Nastro d’Argento alla straordinaria interpretazione di Marco Mengoni del brano Caro amore lontanissimo e a Riccardo Sinigallia autore del testo costruito sulla musica del grande Sergio Endrigo. La canzone, edita da Sugar Music/Concertone e riscoperta da Caterina Caselli, è contenuta nella colonna sonora del film Il Colibrì di Francesca Archibugi, dal best seller di Sandro Veronesi.