Oggi le nostre case sono sempre più digitali ed eco-friendly, piene di dispositivi tecnologici e intelligenti integrati tra loro, aggeggi infernali che rendono, però, le nostre mura domestiche più confortevoli e rispettose dell’ambiente.
Sul fronte del riscaldamento, si sono fatti enormi passi avanti. Il tema dell’efficientamento energetico, del resto, è diventato cruciale, per risparmiare sul costo delle bollette, che incidono non poco sul bilancio familiare.
Ecco perché oggi, sempre più spesso, si studiano soluzioni innovative, a partire da sistemi antichi, conosciuti fin dalla notte dei tempi, ma anche molto efficienti.
La stufa pirolitica è senz’altro uno di questi. Vediamo di che si tratta.
La stufa pirolitica si basa sulla piroscissione o pirolisi, un processo di decomposizione chimica in assenza di ossigeno, che consiste nel riporre biomasse all’interno di un recipiente e poi scaldarle, raggiungendo temperature tra i 300 e i 400 gradi. In questo modo verrà generato calore, ma anche gas utilizzato per la combustione e biochair o carbone vegetale.
La stufa pirolitica è formata da un contenitore resistente alle alte temperature, dove saranno inserite le biomasse, un tubo di acciaio, un coperchio per evitare che l’ossigeno entri in contatto con il combustibile e un foro alla base della stufa per ottenere la giusta aereazione.
I benefici di questa stufa sono tanti. Eccone alcuni:
La maggior parte dei modelli sono da esterno o da campeggio e le poche stufe pirolitiche da interno in circolazione sono ancora molto costose. I costi iniziali sono però compensati dai notevoli risparmi nel lungo periodo, aspetto da non sottovalutare visti i recenti rincari di gas ed energia elettrica.
La stufa pirolitica grazie all’alto rendimento, alla versatilità e alle basse emissioni è destinata a diventare nel prossimo futuro la nuova frontiera del riscaldamento in casa.
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