La coltivazione di questa stupenda specie da appartamento richiede delle cure specifiche a seconda del luogo in cui vive e della stagione in cui ci si trova. Ecco le fasi da seguire per la sua cura durante l’anno.
In Inverno e in Autunno inoltrato, con il calo delle temperature, questa pianta tropicale richiede meno acqua e basta annaffiarla una volta a settimana. Il modo corretto di annaffiarla è quello di immergere le sue radici invasate in acqua per una ventina di minuti per fare impregnare bene il terriccio in cui è piantata. E’ bene che la pianta sia lontana dai caloriferi e che l’ambiente sia ben umidificato perchè soffre l’atmosfera secca e il contatto diretto con fonti di luce e di calore.
In Primavera e in Estate, l’orchidea Phalaenopsis ha bisogno di essere bagnata con la modalità descritta prima, ma 2 volte alla settimana. Da maggio perde i fiori e i suoi rami posso seccare. Durante l’estate la pianta ha soltanto le foglie, a volte gli steli di fioritura.
Orchidea phalaenopsis: potatura
Queste orchidee non vanno potate a meno che non lo faccia un esperto: se siete alle prime armi con questa pianta, rischiate solo di fargli del male, tanto più che la maggior parte delle infezioni trovano la strada proprio attraverso una ferita della pianta.
L’ideale è “strapazzare” l’orchidea il meno possibile e non tagliare a caso. Durante il primo anno è bene osservare come si comporta, come reagisce al microclima della vostra casa e se si adatta tranquillamente all’ambiente in cui si trova.
In questo senso, annaffiarla regolarmente, non esporla al sole eccessivo o viceversa tenerla sotto la luce al neon se si trova al buio, è più che sufficiente.
E’ normale che gli steli di fioritura appassiscano mentre devono rimanere integre le foglie che immagazzinano l’acqua subito dopo l’innaffiatura.
Orchidea phalaenopsis: fioritura
Da dicembre ad aprile, queste piante fioriscono o, meglio, possono fiorire. La loro fioritura, infatti, non è certa perchè esse fioriscono soltanto in specifiche condizioni ambientali e temperature adatte a loro. I fiorai sostengono che è bene dare del fertilizzante o concimare l’orchidea per stimolare crescita e fioritura. Inoltre, si ritiene che creare uno scompenso termico della pianta di alcuni gradi crei le condizioni ideali per indurla a fiorire.
Di fatto, l’orchidea è un fiore da foresta pluviale, quindi ama il caldo non secco, l’umidità, la luce naturale e un’appropriata fonte di sali minerali, possibilmente indotti con acqua poco dura e non trattata.
Questa pianta odia il ristagno d’acqua al suo fondo e richiede di essere ben scolata quando viene annaffiata.
Il ristagno d’acqua favorisce la nascita di malattie, batteri e del marcire delle radici.