Il cucciolo: ad ogni cane il suo proprietario (1a puntata)

di francesca


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Fino a questo punto il discorso potrebbe sembrare piuttosto generico e facilmente realizzabile senza alcun tipo di distinzione. Tuttavia, è bene sottolineare che le cose potrebbero complicarsi se la scelta della razza è compiuta in modo estemporaneo.

Innanzitutto, se è pur vero che non esistono razze “pericolose o cattive a priori”, ciò non deve far pensare che tutte le razze siano uguali, ma, anzi, esistono razze più impegnative e che necessitano di un proprietario già capace e formato da passate esperienze (ad esempio certe razze Molossoidi).

Di fatto un cane sarà diverso da qualsiasi altro animale ed è così per ogni specie, in funzione dei suoi orientamenti, delle sue predisposizioni e dei suoi interessi. Se questo è vero in maniera eclatante a livello di specie, nelle varie razze di cane che fanno capo ad un’unica specie, il problema sembrerebbe comunque circoscrivibile e generalizzabile. In realtà non è così, in  quanto nelle maggior parte dei casi, con l’esclusione di quelle poche razze che si riconoscono come propriamente da compagnia, il nostro cane urbano mal si adatta ad essere relegato al ruolo di animale da compagnia e, quindi, difficilmente potrà accettare serenamente come sua unica occupazione sociale quella di starsene in panciolle con l’unico impegno ed il solo ruolo di essere nostro “amico” e di farci compagnia.

Nella maggior parte delle razze, il cane rivendicherà un ruolo socio-collaborativo basato sulla memoria di razza che si conserva nei termini del lavoro che originariamente era stato chiamato a fare. Tuttavia, siccome è molto improbabile garantire al cane urbano la possibilità di fare un lavoro, la parola “lavoro” andrà sostituita con ATTIVITA’!

Solo garantendo al cane la sua necessaria e appropriata dose di attività garantiremo al nostro amico il suo benessere psico-fisico e creeremo i presupposti del cane sereno e non problematico.

Quindi è proprio grazie alla conoscenza delle caratteristiche della razza che il potenziale proprietario potrà confrontarsi e verificare se quanto può offrire al cane in termini di tempo, abitudini, dimensione e stile di vita sia compatibile con le esigenze della razza più gradita.

Michele Raffaelli.
Dottore in Scienze del Comportamento Animale.
Educatore Cinofilo e Consulente Comportamentale.
Responsabile Education PetPRO.
www.petpro.it

Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Correlati Categoria

Per valorizzare gli ambienti della propria abitazione e viverli al meglio in ogni momento della giornata, è necessario prestare grande attenzione alla scelta e alla disposizione dei corpi illuminanti e, in particolare, dei lampadari. Disponibili in tantissimi stili, materiali e colori, i lampadari possono essere pratici e discreti, e scelti esclusivamente per la loro funzionalità, […]

×