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Le più belle frasi d’amore lette nei libri di Alessandro Baricco
Alessandro Baricco, classe 1958, è uno scrittore, saggista, attore e conduttore radiofonico e televisivo, noto al grande pubblico per alcuni libri molto amati e apprezzati. Ha studiato filosofia e si è diplomato in pianoforte all’università. D
opo aver lavorato per breve tempo come copywriter per un’agenzia pubblicitaria, ha iniziato la sua carriera di scrittore come critico musicale e culturale.
Il suo primo romanzo, Castelli di rabbia (1991), ha vinto il Prix Medicis e il Premio Campiello. Ha poi pubblicato Oceano Mare con cui vince il Premio Viareggio nel 1993; segue Seta un best seller immediato in Italia e tradotto in 16 lingue, incluso il giapponese.
Nel 1998 pubblica Novecento. Un monologo, un meraviglioso monologo teatrale da cui fu tratto nel 1998 il film di Giuseppe Tornatore La leggenda del pianista sull’oceano.
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Qui abbiamo raccolto le più belle frasi d’amore dei libri di Alessandro Baricco per rivivere i sentimenti e le emozioni contrastanti dei suoi personaggi più intensi.
«Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capi a piedi l’universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, lo erano quei due, lontano più di chiunque altro.».
(Oceano mare)
«Non è detto che se ami davvero qualcuno, ma tanto, la cosa migliore che puoi farci insieme sia vivere. ».
(Tre volte all’alba)
«Salirai le scale, aprirai la mia porta e senza dirmi nulla mi prenderai tra le braccia e mi bacerai. Lo so che sembra sciocco. Ma mi piacerebbe succedesse davvero. È un bel modo di perdersi, perdersi uno nelle braccia dell’altro. ».
(Oceano mare)
«La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L’ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco. ».
(Castelli di rabbia)
«Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che prima o poi l’avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d’un colpo. ».
(Oceano mare)
«Quando lei aprì gli occhi lui sentì la propria voce dire piano: “Io ti amerò per sempre. ».
(Seta)
«Allora la donna si voltò verso di lui e vide lo stesso viso di tante altre volte, i denti storti, gli occhi chiari, le labbra da ragazzino, quei capelli sparati in testa. Ci mise un po’ a dire qualcosa. Stava pensando alla misteriosa permanenza dell’amore, nella corrente mai ferma della vita. ».
(Tre volte all’alba)
«Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi siete confidati i segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.».
(Oceano mare)
«Tutto li stupiva: in segreto, anche la loro felicità. ».
(Seta)
«Scrivere a qualcuno è l’unico modo di aspettarlo senza farsi del male. ».
(Oceano mare)
«E parlava, perché era un modo di far durare quel momento e quella vicinanza.».
(Questa storia)
«Nel buio, era un nulla amarla, e non amare lei.».
(Seta)
«Fare l’amore così, la notte in cui lui tornava era un po’ più bello, un po’ più semplice, un po’ più complicato che in una notte qualunque. C’era di mezzo qualcosa come lo sforzo di ricordarsi qualcosa. C’era di mezzo un sottile timore di scoprire chissaché. C’era di mezzo il bisogno che fosse comunque bellissimo. C’era di mezzo una voglia un po’ impaziente, un po’ feroce, che non c’entrava niente con l’amore. C’era di mezzo un sacco di roba. Dopo, dopo era come ricominciare a scrivere da una pagina bianca.».
(Castelli di rabbia)
«Per mille volte cercò gli occhi di lei, e per mille volte lei trovò i suoi.».
(Seta)
«Noi non ci vedremo più, quel che era per noi l’abbiamo fatto, e voi lo sapete. Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre. Serbate la vostra vita al riparo da me. E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità, a dimenticare questa donna che ora vi dice, senza rimpianto, addio.».
(Seta)
«Chi l’avrebbe mai detto che baciando gli occhi di un uomo si possa vedere così lontano.».
(Oceano mare)
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