Sedentarietà e cuore: quanto tempo possiamo stare seduti?

di Redazione


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La salute del cuore è strettamente legata alle nostre scelte quotidiane. Tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari spicca la sedentarietà, come sottolineato da medici ed esperti. Questo stile di vita poco attivo può aumentare il rischio di patologie come l’infarto, rappresentando una minaccia concreta per il muscolo cardiaco.

Uno studio svela il tempo limite

Un recente studio ha focalizzato l’attenzione sul tempo massimo che possiamo trascorrere seduti senza compromettere la salute del cuore. Secondo i ricercatori, superare tale soglia espone a un rischio significativo di problemi cardiovascolari. La ricerca suggerisce che mantenersi attivi, con pause regolari durante il lavoro sedentario, può fare la differenza nel lungo termine.

L’importanza di rimanere attivi

Gli esperti consigliano di interrompere i periodi prolungati di sedentarietà con semplici accorgimenti, come alzarsi ogni 30 minuti e svolgere attività fisica moderata per almeno 150 minuti a settimana. “Il cuore è un muscolo che va allenato costantemente”, affermano i cardiologi. Evitare di rimanere seduti troppo a lungo non solo preserva la salute cardiovascolare, ma migliora anche il benessere generale.

Le conseguenze della sedentarietà

Secondo dati recenti, la sedentarietà è responsabile di circa il 9% dei decessi annuali a livello globale. In Italia, il fenomeno interessa oltre il 30% della popolazione, contribuendo a un aumento dei costi sanitari legati a patologie croniche come diabete, obesità e ipertensione.

Semplici soluzioni per migliorare la salute

Oltre all’esercizio fisico, è fondamentale integrare nella routine quotidiana piccole abitudini benefiche. Ad esempio, utilizzare una scrivania regolabile per lavorare in piedi, preferire le scale all’ascensore e passeggiare durante le telefonate possono contribuire a ridurre il tempo trascorso seduti.

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