Benessere

Prevenire infarto e ictus, come mantenere il tuo cuore in salute

Le malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, rappresentano una delle principali cause di morte a livello mondiale. Tuttavia, esistono diversi fattori di rischio che possono essere controllati e modificati, riducendo così significativamente il rischio di sviluppare queste patologie. Secondo il dottor Umberto Baldini, cardiologo e per anni primario del reparto di Cardiologia di viale Alfieri, intervistato da Il Tirreno, la prevenzione primaria e secondaria giocano un ruolo chiave nella gestione di queste malattie.

I fattori di rischio immodificabili

I fattori di rischio per le malattie cardiovascolari possono essere suddivisi in due categorie principali: immodificabili e modificabili. I primi comprendono l’età, il sesso e la familiarità. È noto, infatti, che il rischio di malattie cardiovascolari aumenta con l’avanzare dell’età. Inoltre, gli uomini sono generalmente più esposti a questi rischi rispetto alle donne, almeno fino alla menopausa, quando il rischio tende a parificarsi.

Anche la familiarità gioca un ruolo importante: avere parenti stretti che hanno sofferto di infarto o ictus può aumentare il rischio di sviluppare tali condizioni. Tuttavia, poiché questi fattori non possono essere modificati, la prevenzione si concentra sui fattori di rischio modificabili, che sono quelli sui quali possiamo intervenire direttamente.

I fattori di rischio modificabili

I fattori modificabili, come suggerisce il termine, possono essere cambiati e gestiti attraverso interventi sullo stile di vita e trattamenti medici. Il dottor Baldini sottolinea che questi fattori sono strettamente legati a comportamenti e abitudini quotidiane che, se correttamente gestiti, possono prevenire l’insorgenza di problemi cardiovascolari gravi.

Tra i fattori di rischio modificabili più importanti troviamo:

  • Ipertensione arteriosa: il controllo della pressione sanguigna è essenziale per prevenire danni al cuore e ai vasi sanguigni.
  • Colesterolo alto: ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e mantenere sotto controllo quello buono (HDL) può ridurre notevolmente il rischio di infarto e ictus.
  • Diabete: il controllo della glicemia è fondamentale, poiché il diabete aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
  • Obesità: il sovrappeso e l’obesità sono associati a una serie di problemi di salute, tra cui l’aumento del rischio cardiovascolare.
  • Sedentarietà: uno stile di vita attivo, con attività fisica regolare, è cruciale per mantenere il cuore in salute.
  • Fumo: l’abolizione del fumo è uno degli interventi più importanti per ridurre il rischio cardiovascolare, poiché il fumo danneggia i vasi sanguigni e aumenta la pressione sanguigna.

L’importanza dello stile di vita

Il dottor Baldini sottolinea l’importanza di adottare uno stile di vita sano per prevenire eventi cardiovascolari. La combinazione di una dieta equilibrata, attività fisica regolare e l’eliminazione di comportamenti dannosi come il fumo, può fare la differenza. In particolare, una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, come quelli contenuti nell’olio d’oliva e nel pesce, può aiutare a mantenere bassi i livelli di colesterolo e la pressione arteriosa sotto controllo.

Il controllo medico regolare

Accanto alle modifiche dello stile di vita, il controllo medico regolare è essenziale. Misurare la pressione arteriosa, controllare i livelli di colesterolo e glicemia, e monitorare il peso corporeo sono passi fondamentali per mantenere il cuore in salute. Inoltre, in caso di diagnosi di ipertensione, diabete o colesterolo alto, è importante seguire le indicazioni del medico e assumere regolarmente i farmaci prescritti.

Il ruolo delle statine

Quando si parla di trattamento del colesterolo, le statine giocano un ruolo chiave. Questi farmaci sono utilizzati per ridurre i livelli di colesterolo LDL, e sono particolarmente importanti per i soggetti a rischio elevato di malattie cardiovascolari. Tuttavia, le statine sono talvolta ingiustamente demonizzate, e molti pazienti le evitano per paura di effetti collaterali. Il dottor Baldini rassicura che, sebbene le statine possano causare effetti collaterali in rari casi, la maggior parte dei pazienti le tollera bene e i benefici di ridurre il rischio di infarto e ictus superano di gran lunga i rischi potenziali.

La prevenzione secondaria

Per i pazienti che hanno già subito un evento cardiovascolare, come un infarto o un ictus, la prevenzione secondaria è fondamentale. In questi casi, il rischio di un nuovo evento è molto alto, e diventa ancora più importante seguire scrupolosamente le terapie prescritte, oltre a mantenere uno stile di vita sano. L’adozione di una dieta sana, l’attività fisica regolare e l’abolizione del fumo sono elementi chiave per ridurre il rischio di recidiva.

L’impatto dello stress

Uno degli aspetti meno considerati ma ugualmente importanti per la salute del cuore è lo stress. Lo stress cronico può avere un impatto negativo sulla salute cardiovascolare, poiché contribuisce all’aumento della pressione sanguigna e può portare a comportamenti malsani come l’eccesso di cibo, il consumo di alcol e il fumo. Imparare a gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, come la meditazione o lo yoga, può aiutare a proteggere il cuore e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.