Luca Carboni e il cancro ai polmoni: come lo ha scoperto e quali sono i sintomi della malattia

di Redazione


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L’artista bolognese Luca Carboni ha rivelato al Corriere della Sera di essersi ritirato per un po’ dalle scene musicali dopo aver scoperto di avere un tumore al polmone.

“Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo. A marzo del 2022 mi è stato diagnosticato un tumore al polmone. Un po’ di tosse che non passava, la decisione di fare una lastra. Uno choc”.

“Sono rimasto senza parole, quella malattia sta nella nostra vita, ma pensi che a te non toccherà mai. Improvvisamente tutto è cambiato. Stavo registrando un album nuovo, avevo già definito dieci pezzi tra cui il singolo “Il pallone” e un altro che sarebbe dovuto uscire quell’estate, una canzone, a cui tengo moltissimo, che avevo scritto nel 1986 per proporla a Vasco e che poi avevo deciso di incidere personalmente: “Rimini d’estate”.

Ma quali sono i sintomi del tumore al polmone e come diagnosticarlo in tempo?

Il tumore al polmone: sintomi, cause e tipi di cancro

I sintomi del cancro al polmone possono essere silenti e manifestarsi in una fase successiva con tosse persistente, dolore al petto e mancanza di respiro.

Proprio la loro comparsa tardiva può rendere più difficile individuarlo in tempo e spesso viene scoperto solo in fase avanzata.

È successo anche a Luca Carboni che ha rivelato di aver ricevuto una diagnosi di tumore al polmone dopo aver riscontrato “un po’ di tosse che non passava”.

“Il tumore era grande, difficile da operare” ha raccontato il cantante “una massiccia cura di chemioterapia” che ha ridotto la massa tumorale, ad agosto si è potuto sottoporre all’operazione per asportarlo. “Per fortuna non c’erano metastasi” ha spiegato Carboni che, dopo l’intervento, ha continuato con l’immunoterapia. “Dopo due anni, posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile”.

In molti casi, si tratta di sintomi aspecifici che si confondono facilmente confusi con quelli di altre patologie, tra cui problemi al cuore, un’anemia e persino malattie infettive, come il Covid, sebbene richiedano un’attenzione immediata.

Tra i principali ricordiamo:

  • Tosse che non passa dopo tre settimane
  • Un cambiamento nella tosse non correlato a segni di infezione (febbre, brividi, malessere, ecc.)
  • Dolore al petto o sensazione di pressione al petto
  • Tosse con sangue, anche in piccole quantità
  • Mancanza di respiro persistente o difficoltà nella respirazione
  • Dolore alle ossa, mal di testa, inappetenza o perdita di peso inspiegabile;
  • Maggiore vulnerabilità alle infezioni, gonfiori al collo o al viso, stanchezza persistente o mancanza di energia.

Tra i sintomi meno comuni ci sono cambiamenti nell’aspetto delle dita, difficoltà nel deglutire (disfagia) o dolore durante la deglutizione, voce rauca (raucedine) e dolore persistente alla schiena o alla spalla.

Le cause del tumore ai polmoni

Oltre al fumo e alle esposizioni ambientali, alcune condizioni mediche preesistenti possono aumentare il rischio di tumore al polmone. Ad esempio, persone con malattie polmonari croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o la fibrosi polmonare sono più vulnerabili, poiché il tessuto danneggiato è più suscettibile allo sviluppo di cellule cancerogene.

L’inquinamento indoor, spesso causato da combustibili solidi utilizzati per cucinare o riscaldare in ambienti poco ventilati, rappresenta un ulteriore fattore di rischio, in particolare nei paesi in via di sviluppo.

Anche l’età avanzata può contribuire, poiché le cellule accumulano danni genetici nel tempo, aumentando la probabilità di mutazioni cancerogene. La prevenzione, dunque, passa attraverso la riduzione del fumo, il controllo dell’esposizione a sostanze nocive e la promozione di stili di vita sani, con una particolare attenzione alla qualità dell’aria che respiriamo sia all’interno che all’esterno degli edifici.

Tipi di cancro ai polmoni

Il tumore al polmone si distingue principalmente in due tipi principali: il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC, Non-Small Cell Lung Cancer) e il carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC, Small Cell Lung Cancer), ciascuno con caratteristiche, comportamenti e trattamenti differenti.

Il NSCLC rappresenta circa l’85% dei casi e si suddivide ulteriormente in tre sottotipi principali: adenocarcinoma, che colpisce le cellule che rivestono le vie respiratorie e si sviluppa più frequentemente nei non fumatori; carcinoma a cellule squamose, che si forma nelle cellule che rivestono le vie aeree principali ed è spesso associato al fumo; e carcinoma a grandi cellule, una forma più rara ma particolarmente aggressiva.

Il SCLC, invece, è meno comune ma molto più aggressivo, caratterizzato da una rapida crescita e una forte tendenza a metastatizzare in altre parti del corpo. A causa della sua natura aggressiva, il SCLC viene generalmente diagnosticato in stadi avanzati e richiede trattamenti intensivi come la chemioterapia e la radioterapia. Comprendere i diversi tipi di tumore al polmone è cruciale per una diagnosi accurata e per determinare la strategia terapeutica più efficace.

Diagnosi e cura del tumore al polmone

La diagnosi del cancro al polmone inizia spesso con una serie di esami di imaging, come radiografie toraciche e tomografie computerizzate (TC), utilizzate per identificare eventuali anomalie nei polmoni.

Se vengono rilevati noduli o masse sospette, si procede generalmente con una biopsia, un prelievo di tessuto da analizzare al microscopio per confermare la presenza di cellule cancerose. Altri test, come la broncoscopia, la toracentesi e la PET (tomografia a emissione di positroni), possono essere utilizzati per determinare l’estensione del tumore e se si è diffuso ad altre parti del corpo.

Una volta diagnosticato, il trattamento del cancro al polmone dipende dal tipo, dallo stadio della malattia e dalle condizioni generali del paziente. Le opzioni terapeutiche includono la chirurgia, per rimuovere il tumore quando possibile, la radioterapia, per colpire le cellule cancerose localizzate, e la chemioterapia, spesso utilizzata nei tumori più avanzati o metastatizzati.

Negli ultimi anni, sono emerse nuove terapie mirate e l’immunoterapia, che sfruttano le caratteristiche molecolari specifiche delle cellule tumorali per bloccare la loro crescita o stimolare il sistema immunitario a combatterle. La scelta del trattamento è personalizzata e può prevedere una combinazione di queste modalità per massimizzare l’efficacia e migliorare la qualità di vita del paziente.

Foto da Depositphotos.com

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