Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla: sintomi, cause, diagnosi e terapie

di Redazione


Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di DonnaClick! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Oggi giovedì 30 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e sempre più spesso i giovani.

Oggi la ricerca sta facendo grandi passi avanti nelle terapie, migliorando sensibilmente la qualità di vita dei pazienti

Sintomi e cause

La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che può manifestarsi con una varietà di sintomi. Tra i più comuni vi sono la stanchezza cronica, disturbi visivi, problemi di equilibrio e coordinazione, e debolezza muscolare.

Altri sintomi includono difficoltà cognitive, come problemi di memoria e concentrazione, nonché disturbi della sensibilità, come formicolii e intorpidimenti. La varietà e la gravità dei sintomi possono variare notevolmente da persona a persona, rendendo la SM una malattia complessa e imprevedibile.

Le cause della sclerosi multipla non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che la malattia sia il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. La SM è considerata una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca erroneamente la mielina, il rivestimento protettivo delle fibre nervose.

Alcuni fattori di rischio identificati includono la predisposizione genetica, infezioni virali, carenze di vitamina D e fumo. Studi recenti hanno anche suggerito che l’esposizione a determinati agenti patogeni e uno stile di vita sedentario possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia.

Diagnosi e terapie

La diagnosi della sclerosi multipla è complessa e richiede un’accurata valutazione medica. Non esiste un singolo test che possa confermare la SM; invece, la diagnosi si basa su una combinazione di esami clinici, risonanza magnetica (MRI), analisi del liquido cerebrospinale e test neurofisiologici.

Il neurologo valuta i sintomi riferiti dal paziente, esamina la storia clinica e utilizza tecniche di imaging per individuare lesioni tipiche della malattia nel cervello e nel midollo spinale.

In particolare, esistono due tipi di diagnosi la disseminazione spaziale (presenza di più lesioni tipiche di SM in diverse aree del sistema nervoso centrale) e la disseminazione temporale (presenza di almeno 2 eventi infiammatori distinti a distanza di almeno un mese l’uno dall’altro).

La diagnosi precoce è fondamentale per iniziare tempestivamente il trattamento e gestire al meglio la progressione della malattia.

Oggi è possibile effettuare una diagnosi sempre più precisa e precoce e accedere tempestivamente ai trattamenti così da modificare in modo significativo il decorso della malattia.

Attualmente non esiste una cura per la sclerosi multipla, ma ci sono diverse terapie disponibili per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia. Le terapie modificanti la malattia (DMT) sono farmaci che possono ridurre la frequenza e la gravità delle ricadute e ritardare la progressione della disabilità. Tra i trattamenti più comuni ci sono gli interferoni, gli anticorpi monoclonali e i farmaci orali come la dimetilfumarato e il fingolimod.

Oltre alle terapie farmacologiche, è importante un approccio multidisciplinare che includa la fisioterapia, la riabilitazione cognitiva e il supporto psicologico per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla rappresenta un momento importante per riflettere sui progressi fatti nella comprensione e nel trattamento di questa malattia, e per rinnovare l’impegno nella ricerca scientifica.

Grazie alle campagne di sensibilizzazione, sempre più persone sono, infatti, informate sui sintomi e sull’importanza della diagnosi precoce. Il sostegno alla ricerca continua a essere essenziale per trovare nuove terapie e, un giorno, una cura definitiva per la sclerosi multipla.

Foto da Depositphotos.com

Dalla stessa categoria

Correlati Categoria

La graviola, conosciuta anche come annona muricata o guanabana, è un frutto esotico originario delle regioni tropicali dell’America centrale e meridionale. Appartenente alla famiglia delle Annonaceae, questo frutto verde e spinoso ha guadagnato crescente attenzione negli ultimi anni grazie alle sue presunte proprietà antitumorali. La graviola cresce principalmente in climi caldi e umidi, come Brasile, […]

Oggi, 28 giugno, la Commissione Europea ha dato il via libera al primo vaccino contro il virus chikungunya, una malattia trasmessa dalle zanzare infette. Il vaccino, chiamato Ixchiq e sviluppato da Valneva, è stato approvato per l’uso in adulti dai 18 anni in su. Nonostante la chikungunya non sia endemica nell’Unione Europea, l’esecutivo comunitario ha […]

La sindrome della capanna, o sindrome del prigioniero, è una condizione psicologica che ha guadagnato notorietà durante il periodo post-pandemia. Tuttavia, questa sindrome risale a molto prima, principalmente nei freddi Paesi nordici dell’Europa e dell’America. In queste regioni, le rigide condizioni climatiche invernali costringono le persone a rimanere isolate in casa per mesi. Una situazione […]

La pitaya, comunemente nota come “frutto del drago“, è un frutto esotico che sta guadagnando sempre più popolarità grazie ai suoi benefici per la salute e il suo aspetto unico e inconfondibile. Originaria delle regioni tropicali delle Americhe, la pitaya appartiene alla famiglia dei cactus e si distingue per la sua buccia colorata e le […]