L’intelligenza artificiale pian piano è entrata in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Tra i settori in cui può essere impiegata c’è, per esempio, quello della salute mentale. Negli ultimi tempi si sono diffusi dei chatbot dedicati al sostegno psicologico.
Questo genere di chatbot può costituire una preziosa risorsa aiutando chi soffre di problemi di salute mentale, senza però sottovalutarne limiti e rischi.
Tra i principali benefici c’è sicuramente la possibilità di ricevere un supporto emotivo e psicologico a distanza, in qualunque momento e ovunque ci si trovi. In alcuni casi è possibile realizzare videochiamate, scambiare messaggi in maniera sicura e monitorare il benessere psicologico, grazie a funzionalità interattive.
Questa potrebbe essere la scelta ideale per chi cerca maggiore discrezione e per chi non ha molto tempo da dedicare alla psicoterapia.
La terapia online è flessibile, comoda ed è la scelta ideale per chi si trova a disagio nell’affrontare degli incontri fisici, ma ha necessità di usufruire di servizi per la salute mentale.
Sempre più persone, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19, si rivolgono alla terapia online. I chatbot, in questo scenario, possono essere utilissimi, ma è bene utilizzarli con consapevolezza.
Alcuni offrono un sostegno empatico alle persone che in momenti di particolare stress o difficoltà, non riescono a gestire le proprie emozioni, attraverso conversazioni testuali. È il caso, ad esempio di Woebot Health, sviluppato dalla Stanford University e che può essere impiegato per migliorare il benessere mentale.
Non si può poi non tenere in considerazione ChatGPT, capace di ascoltare e comprendere le richieste degli individui, cogliendone i dettagli, il contesto e gli aspetti emotivi, uno strumento che integrato alla terapia psicologica può essere un valido alleato.
I chatbot per il benessere psicologico possono aiutare a risollevare l’umore, fornire una guida per affrontare le piccole sfide quotidiane, anche se non possono in alcun modo sostituire l’assistenza professionale.
I chatbot sono accessibili, alla portata di tutti, semplici da utilizzare anche per chi non ha dimestichezza con gli strumenti digitali. Sono, inoltre, economici e qualche volta gratuiti, degli strumenti che possono aiutare a superare le difficoltà con riservatezza e discrezione.
La vera sfida da parte dei professionisti consisterà, dunque, nel saper integrare al meglio questi chatbot per potenziare i servizi offerti ai propri pazienti.
In sintesi, i chatbot psicologici rappresentano una nuova frontiera promettente nel campo della salute mentale, offrendo supporto emotivo e psicologico accessibile, discreto e conveniente. Pur non potendo sostituire completamente l’assistenza professionale, essi possono integrare efficacemente la terapia tradizionale, fornendo un aiuto immediato e continuo. La loro diffusione, soprattutto post-pandemia, evidenzia l’importanza di strumenti digitali innovativi per affrontare le sfide quotidiane e migliorare il benessere mentale. La sfida futura sarà per i professionisti saper integrare questi strumenti nel loro lavoro quotidiano, potenziando così i servizi offerti e rispondendo alle esigenze di un numero sempre maggiore di persone. Utilizzare questi chatbot con consapevolezza e in sinergia con la terapia tradizionale potrebbe portare a significativi benefici per la salute mentale della società.
Foto da Depositphotos.com