Cancro al cuore: la malattia silenziosa che pochi conoscono

di Redazione


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Il cancro al cuore è estremamente raro. Le cellule cancerose hanno difficoltà a moltiplicarsi a spese del muscolo cardiaco, dove la divisione cellulare è molto lenta. Tuttavia, tumori cardiaci di tipo metastatico possono insorgere nel contesto di altri tumori. A causa della loro localizzazione, i tumori cardiaci, sia benigni che maligni, sono difficili da trattare e hanno una prognosi infausta.

Tumori cardiaci: primitivi e metastatici

I tumori cardiaci primitivi, cioè quelli che si sviluppano originariamente nel cuore, rimangono davvero eccezionali, poiché colpiscono solo una persona su 2.000 (secondo il Manuale MSD). Possono essere benigni (80% dei casi) o maligni (20%). Il mixoma rappresenta il tipo più frequente di tumori benigni primitivi (50%), mentre l’angiosarcoma costituisce il cancro del cuore più spesso diagnosticato. Al contrario, i tumori metastatici risultanti dalla diffusione di cellule cancerose provenienti da un tumore primitivo localizzato in un’altra parte del corpo sono più frequenti. Il cancro del polmone, ad esempio, può metastatizzare fino al cuore. Questa è infatti una delle principali origini delle metastasi cardiache.

Che siano primitivi o metastatici, i tumori cardiaci si sviluppano principalmente a spese dei tessuti endocardici che rivestono le cavità del cuore. Possono anche colpire le valvole, il miocardio o il pericardio. Sebbene prevalentemente benigni, i tumori primitivi possono mettere a rischio la vita del paziente, dal momento in cui ostacolano, con la loro sola presenza, il corretto funzionamento della funzione cardiaca.

Sintomatologia del cancro al cuore

Alcuni tumori del cuore passano a lungo inosservati, perché non provocano segni clinici caratteristici o invasivi. Vengono quindi scoperti durante un esame di routine o in caso di proliferazione delle cellule cancerose. Tuttavia, alcuni segnali sono spesso presenti in questo contesto specifico:

  • Sintomi che suggeriscono un’insufficienza cardiaca: edema degli arti inferiori, fiato corto (dispnea), stanchezza inspiegabile…;
  • Disturbi del ritmo cardiaco, ipotensione arteriosa, vertigini, sincope…;
  • Un soffio cardiaco;
  • Febbre inspiegabile;
  • Perdita di peso.

La sintomatologia del cancro cardiaco varia a seconda di molti parametri: la dimensione e la localizzazione della massa tumorale, il tipo di tumore, ma anche il suo grado di mobilità. In base a questi diversi criteri, i tumori cardiaci possono causare accidenti tromboembolici, stenosi valvolari o disturbi pericardici o del ritmo cardiaco.

Diagnosi del cancro al cuore

I tumori primitivi del cuore rimangono piuttosto difficili da rilevare precocemente perché sono molto rari e causano pochi o nessun sintomo indicativo. Un tumore metastatico sarà, invece, più facile da diagnosticare in un paziente affetto da cancro e che presenta segni di insufficienza cardiaca. La presenza di un tumore cardiaco viene generalmente confermata mediante un’ecocardiografia. Questo esame di imaging medico consente di produrre immagini del cuore utilizzando una sonda che emette ultrasuoni. Possono anche essere raccomandati esami complementari, come la risonanza magnetica cardiaca o la tomografia computerizzata, per ottenere ulteriori informazioni sulla natura della massa tumorale e sulla sua posizione precisa. Infatti, una biopsia eseguita in questa parte del corpo presenta troppi rischi per essere praticata.

Trattamento del cancro al cuore

Quando possibile, si preferisce la chirurgia. La rimozione di tutta o parte del tumore, benigno o maligno, rappresenta il trattamento di prima linea. Tuttavia, questa opzione non è sempre fattibile a causa della localizzazione o del volume del tumore. L’exeresi non può essere eseguita se il tumore si è sviluppato a spese di gran parte della parete cardiaca. Questo è il motivo per cui la prognosi dei tumori cardiaci rimane spesso infausta. Nel caso di tumori metastatici, la strategia terapeutica dipenderà anche dal tumore all’origine della proliferazione delle cellule cancerose. Si può considerare il ricorso a sedute di chemioterapia. I tumori cardiaci che non possono essere rimossi chirurgicamente sono molto spesso fatali. La presa in carico dei pazienti sarà quindi solo sintomatica e mirerà a garantire il loro comfort fino alla fine della vita. Vengono generalmente implementate misure palliative per accompagnare i pazienti la cui prognosi vitale è compromessa a breve o medio termine. L’obiettivo è quindi quello di limitare al massimo la sofferenza. Fonte: FemmeActuelle.

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