Il Lipedema, erroneamente classificato come malattia rara, è una patologia genetica e infiammatoria che necessita di maggiore consapevolezza e strategie mirate.
Allergie a tavola: arriva un nuovo promettente farmaco anti-asma
Latte, uova, nocciole e arachidi sono alimenti comuni, ma per molti bambini con allergie possono rappresentare un rischio serio. Un nuovo anticorpo monoclonale offre una soluzione rivoluzionaria per questi piccoli pazienti.
Uno studio italiano, condotto presso l’unità di Allergologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha esplorato l’efficacia di un farmaco già utilizzato per l’asma. Questo farmaco si comporta come un vero e proprio “interruttore”, riducendo le reazioni allergiche a contatto con alimenti problematici.
Le reazioni allergiche alimentari
Le allergie alimentari sono reazioni avverse in cui il sistema immunitario risponde specificamente a un alimento o a uno dei suoi componenti. I bambini allergici possono sviluppare sintomi gravi, tra cui problemi respiratori, gonfiori, orticaria e persino shock anafilattico.
Tradizionalmente, le opzioni di trattamento includevano l’evitare l’alimento incriminato o sottoporsi a terapie di desensibilizzazione.
Il nuovo approccio con Omalizumab, un anticorpo monoclonale, si è rivelato efficace nel rendere inattive le IgE, gli anticorpi responsabili delle reazioni allergiche.
Sebbene la FDA statunitense abbia approvato il farmaco per l’allergia alimentare all’inizio del 2024, raccomanda ancora di evitare i cibi pericolosi. Tuttavia, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù lo utilizza da oltre dieci anni per i bambini con asma grave e allergie.
Risultati promettenti per i pazienti più piccoli
Il trattamento con l’anticorpo monoclonale ha permesso a 65 bambini, seguiti per 12 mesi, di migliorare la propria tolleranza alimentare. Le soglie di reazione sono aumentate drasticamente: per esempio, quelle per il latte sono cresciute di 250 volte e per l’uovo di 170 volte. Le reazioni anafilattiche sono passate da 98 casi a sole 8 durante l’anno di terapia.
L’88% dei bambini ha potuto reintrodurre gli alimenti nella propria dieta e oltre il 61% ha raggiunto una dieta priva di restrizioni. I benefici si estendono anche alla qualità della vita dei piccoli e delle loro famiglie, che vivono con meno ansia e più serenità.
Questa scoperta apre la strada a nuove strategie terapeutiche, capaci di migliorare la vita dei bambini con allergie alimentari.
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