Van Gogh e altri Asperger famosi: perchè suscitano tanto interesse
Da Bob Dylan a Van Gogh, i cosiddetti Asperger famosi sono diversi e ci raccontano, con le loro vite difficoltose, la storia di questa sindrome che influisce sulle relazioni, sul comportamento e sulla qualità della vita.
E’ noto, infatti, come tra le caratteristiche principali dei soggetti con Sindrome di Asperger ci sia la tendenziale carenza di empatia cognitiva, da non confondersi con l’empatia affettiva, relativa alla capacità del soggetto di provare emozioni e percepire quelle altrui, che negli individui caratterizzati dalla sindrome non risulta significativamente alterata. Questa mancanza di empatia cognitiva causa un impatto significativo su molti aspetti della vita comunitaria.
Perchè la sindrome di Asperger interessa e spaventa
Intesa come incapacità di reagire in modo adeguato all’interazione sociale, la sindrome di Asperger può far apparire chi ne soffre come portatore di una sorta di disprezzo o di indifferenza verso i sentimenti altrui e può essere erroneamente interpretata come una forma di insensibilità. Ciò comporta una percezione da parte dell’altro come di “qualcosa che non va nella relazione”, di una “certa stranezza nei discorsi” e di una possibile distanza da questi soggetti.
Come si sa, inoltre, a seconda del livello di deficit correlato gli individui con la sindrome di Asperger possono mostrare mutismo selettivo, che consiste nel non rivolgere la parola alla maggior parte delle persone e nell’interloquire solo con individui “prescelti”. In sintesi queste persone, volendo relazionarsi con gli altri ma avendo limitate abilità, hanno difficoltà nel mostrare l’affetto che provano nei modi convenzionali e vengono considerati “strani” proprio per il loro modo di approcciarsi.
Asperger famosi: perchè sono considerati dei geni
Oltre queste caratteristiche relazionali, degli Asperger sono famose soprattutto le straordinarie capacità cognitive, quelle di Dustin Hoffman in Rain Man per intenderci, che li portano a fare calcoli strabilianti, a mettere insieme oggetti alla velocità della luce e a ricordare a memoria nozioni assolutamente irricordabili ai più! Sono proprio queste peculiarità che li rendono così affascinanti all’immaginario collettivo nonché protagonisti di una sorta di lista mitologica di Asperger famosi che, come nel caso di Van Gogh, rendono tali personaggi ancor più affascinanti e amati.
In questi giorni, infatti, si parla molto del pittore impressionista fiammingo Vincent Van Gogh, al quale si riconosce un genio assoluto ma anche una difficoltà di stare al mondo che tanto lo condizionò e che tanto condiziona i soggetti con Sindrome di Asperger.
Non solo Vincent Van Gogh, nella lista degli Asperger famosi, ma ci sarebbero anche altri geni assoluti come Wolfgang Amadeus Mozart, Bob Dylan e Steve Jobs. Secondo alcune teorie, anche il genio Michelangelo Buonarroti avrebbe avuto la sindrome di Asperger e con lui altri colleghi scienziati come Charles Darwin, che ha formulato la teoria dell’evoluzione, e Isaac Newton, scopritore della Legge di Gravitazione Universale.
Celebri aspie, come vengono spesso definiti gli Asperger, sarebbero stati anche importanti personaggi del passato con intelligenza superiore alla media e funzionamento sociale non convenzionale, geni del cinema come Alfred Hitchcock, mostri sacri delle scienze sociali come Henry Ford e, si vocifera, anche grandi Statisti come Vladimir Putin.
Intanto il 18 febbraio, giorno di nascita del medico austriaco Hans Asperger (1906-1980) che ha diagnosticato la sindrome di Asperger negli anni Settanta-Ottanta, è diventato la Giornata internazionale di sensibilizzazione della sindrome di Asperger, una forma considerata nel DSM V di lieve di autismo e di cui si ritiene (ma senza esserne certi) abbiano sofferto anche i citati scienziati, musicisti e altri personaggi definiti a posteriori come Asperger famosi.
C’è da dire, tuttavia, che lungi dal voler mancare di sensibilità ad una condizione delicata e spesso carica di difficoltà, tale lista ci vuole aiutare soltanto a sorridere un po’ delle nostre diversità e della loro travolgente magia.
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