Skinxiety, cos’è, quali sono le sue conseguenze e come combatterla

di Redazione


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Cos’è la Skinxiety

A creare la definizione di “ansia da pelle perfetta” è stata la dottoressa Uliana Gout, esperta di cura della pelle, estetica e benessere, presidente del British College of Aesthetic Medicine e fondatrice della London Aesthetic Medicine (LAM) Clinic. Il termine Skinxiety definisce uno dei problemi legati alla bellezza emersi in seguito alla pandemia.

Le conseguenze di questa “ansia” sono ancora evidenti e presenti oggi. Il 2020 è stato sicuramente una sfida per molti e molte di noi, in relazione alla cura della pelle. Mascherine, restrizioni, effetti del Covid e continue videochiamate hanno “amplificato” la percezione che abbiamo dei piccoli difetti del nostro viso.

Opacità, colorito spento, pori dilatati, congestione, macchie, arrossamento e imperfezioni: sono solo alcune delle problematiche che diventano ancora più forti quando si parla di Skinxiety. Anche il fatto di rimanere molto a lungo sui social media, non ha certo aiutato – e non aiuta. È un continuo confronto con modelli di bellezza irreali, non sempre autentici. Da qui a una instostenibile insoddisfazione per il proprio aspetto, il basso è molto (troppo) breve.

Soprattutto in questi ultimi anni, molte donne e molti uomini hanno sviluppato una vera ossessione per l’aspetto perfetto, pensando che ci sia in loro sempre qualcosa che non va. Se un po’ di preoccupazione può anche essere accettabile, vergognarsi fortemente del modo in cui si è può invece diventare un peso insopportabile, con impatti troppo negativi sul nostro modo di vivere.

Skincare routine contro la Skinxiety

Skincare routine contro la Skinxiety

Cosa fare?

Il primo passo per gestire la Skinxiety è sicuramente quello di cambiare prospettiva, ridimensionale la percezione del nostro aspetto. La pelle, specie quella del viso, racconta di noi, di come abbiamo vissuto e di come viviamo. È molto importante accettare ciò che siamo, senza allarmismi e, soprattutto, senza dare vita a vere e proprie ossessioni.

A questo punto, si può anche “ribaltare” l’ansia a proprio vantaggio. Se vediamo che le occhiaie sono effettivamente troppo profonde, che il colorito è parecchio spento e che ci sono un po’ troppe imperfezioni, allora la nostra pelle ci sta inviando dei piccoli SOS che non dobbiamo ignorare. Concentriamoci sulla skincare routine, coccoliamoci con trattamenti e nuovi prodotti, chiediamo un parere agli esperti.

Essere in ordine deve essere anzitutto un gesto di cura verso sé, non può diventare una mania. Il rischio è sentirsi inadeguati, frustrati, invecchiati e in disordine – ma senza un vero motivo. La realtà è ben diversa dalle foto e dai filtri di Instagram: non prendiamo per autentico tutto ciò che vediamo, fermiamoci e riflettiamo su quello che realmente vogliamo dal nostro aspetto. Combattere la Skinxiety è possibile e, soprattutto, è un traguardo più vicino di quanto non possiamo immaginare.

Foto in evidenza: Depositphotos.com.

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