Con i punti neri le abbiamo provate proprio tutte: siamo state dall’estetista per la classica pulizia del viso, abbiamo usato maschere e cerottini pensati per rimuoverli senza strizzarli… ma adesso impazza sul web uno nuovo metodo per rimuovere i punti neri, anche se secondo i dermatologi lo skin gritting potrebbe avere conseguenze anche molto serie. Cerchiamo di capire di cosa si tratta, come funziona e perché può essere pericoloso per la salute della nostra pelle.
Lo skin gritting, che letteralmente significa “strizzatura della pelle” non è altro che un metodo semplice e apparentemente indolore che si sviluppa in tre step e che consente di eliminare facilmente i punti neri. Dovrete procurarvi un olio detergente, una maschera viso a base di argilla e un olio per il viso a vostra scelta. Per prima cosa dovrete pulire il viso con acqua e asciugarlo tamponando con un asciugamano. A questo punto dovrete applicare sulla pelle un detergente oleoso e attendere che il prodotto sia stato assorbito dalla pelle, quindi andrà applicata la maschera viso a base di argilla e aspettare che si secchi completamente. Infine bisognerà lavarsi il viso per rimuovere la maschera e spalmare in modo energico su tutta la pelle un olio a scelta. In teoria a questo punto i punti neri dovrebbero uscire in superficie da soli senza troppa fatica, al limite dovrete leggermente spingerli fuori strizzando lievemente la pelle.
È davvero così semplice rimuovere i punti neri o è più efficace il trattamento dall’estetista? Secondo diversi dermatologi il problema di questo trattamento fai da te contro i punti neri che sta letteralmente impazzando sul web per via dei prodotti utilizzati potrebbe rivelarsi un po’ troppo aggressivo, per cui non è consigliabile affidarsi a questo tipo di fai da te se si ha la pelle molto delicata. L’effetto essiccante dell’argilla e la forte esfoliazione possono provocare zone di arrossamento ben peggiori esteticamente dei cosiddetti punti neri.
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