Make-up labbra messo a dura prova dal Covid19

di Alice Marchese


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Da quando la mascherina è diventata una delle protagoniste indiscusse ed irrinunciabili del nostro outfit, il rossetto viene posto in secondo piano; si preferisce abbandonarli per evitare macchie e trucco sbavato.
Pertanto il mondo del beauty necessita di nuove esigenze: non bisogna riporli nel cassetto, ma trovare quella soluzione che ci permetta di utilizzare la nostra shade preferita sulle labbra senza il rischio di lasciare residui. Tutto sta nella scelta del prodotto giusto.

In altre parole: tinta labbra. La rivoluzione del rossetto è proprio questa declinazione del lipstick che trova nella versione liquido-acquosa con finish opaco l’antidoto al tanto odiato transfer sulla mascherina.

Non si tratta di semplici rossetti fluidi perché le lip tint hanno texture completamente diverse rispetto al classico make-up liquido, con una formulazione a base d’acqua che
permette ai pigmenti di penetrare in profondità. Le tinte sono leggere, impalpabili e non creano alcun tipo di strato, come se il pigmento fosse inchiostro semitrasparente tatuato sulla pelle.

Oltre alla tinta labbra vera e propria, ci sono anche molti validi rossetti liquidi a lunga durata che creano una pellicola sottilissima ad asciugatura rapida, non sbiadiscono né macchiano per gran parte della giornata (fino a un massimo di 24 ore).
L’importante è sceglierli longlasting ma pure opachi dato che il finish mat è quello che meglio si asciuga sulle labbra, garantendo così una maggiore tenuta e durata.

L’unico interrogativo è come rimuoverli. Non dimentichiamoci lo step più importante della beauty routine: quello finale del démaquillage, fondamentale per mantenere la pelle pulita, sana e bella. Le tinte labbra e i rossetti liquidi a lunga tenuta sono piacevoli durante il giorno – quando non sbiadiscono né sbavano minimamente – ma quando arriva la sera, quando scatta l’ora di struccarsi il nostro desiderio più grande è quello di togliere il make-up labbra.
La loro essenza longlasting li rende infatti difficili da rimuovere, dunque è bene procurarsi gli struccanti adatti. Il più valido in questo caso è quello bifasico: composto da una parte acquosa e da una parte oleosa da miscelare assieme appena prima dell’applicazione, elimina ogni traccia di make-up, compreso quello waterproof. Altrimenti risultano ottimi pure l’acqua micellare e gli oli vegetali (primi fra tutti quello di mandorle e di jojoba). Qualsiasi sia la soluzione struccante che sceglierete, non strofinate mai le labbra in maniera energica ma semmai optate per un trattamento delicato. Appoggiate sulle labbra per circa un minuto un batuffolo di cotone imbevuto di olio vegetale, di struccante bifasico o di acqua micellare. Concludete tamponando e picchiettando le labbra con leggeri movimenti.

Ma cosa succede alle labbra sotto la mascherina?
«Con la mascherina le labbra soffrono a causa del calore e dell’umidità che alterano il film lipidico, provocandone la disidratazione», spiega a Vanity Fair il Prof. Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. «La mascherina può essere veicolo di infezioni perché il caldo umido che si forma favorisce il proliferare di batteri e funghi, causando la comparsa degli antiestetici spacchetti laterali. Si tratta delle perleche, dette anche cheilite o ragadi. Intorno alle labbra potrebbe aumentare anche la dermatite seborroica, portando a una dermatite periorale».

« È bene evitare di utilizzare le mascherine per molto tempo senza cambiarle (nel caso di mascherine monouso) o senza lavarle (in caso di mascherine di stoffa). Per le labbra sono consigliabili trattamenti rigeneranti a base di balsami. Il balsamo è meglio di una crema perché non contiene acqua ed essendo a base grassa riesce a idratare maggiormente. È fondamentale applicare un balsamo prima delle tinte labbra: trattandosi di rossetti a base acquosa, infatti, potrebbero rendere poco su labbra screpolate e seccarle ulteriormente, quindi è importante creare una base grassa». Il Prof. Antonino Di Pietro suggerisce anche che bisogna evitare di passare la lingua sulle labbra dato che con questo gesto va a rimuoverne il film lipidico, provocando ulteriore disidratazione.

L’esfoliazione meccanica in una zona delicata come le labbra non è la scelta più giusta. Anche perché, come afferma a Vanity Fair il Prof. Antonino Di Pietro, le labbra fanno già lo scrub di continuo, anche solo passando il tovagliolo sulla bocca. «Più adatto rispetto allo scrub c’è il towel di cotone. Potete aggiungere alla beauty routine serale un delicato massaggio sulla bocca servendovi di un panno di cotone. Si tratta della fibra vegetale più delicata per la pelle sensibile, da preferire rispetto alla microfibra. Innanzitutto perché la microfibra non è naturale e, in quanto tale, dura parecchio. Si tenderebbe a utilizzarla per lunghi periodi, il che non va bene. Invece il cotone si infeltrisce in maniera naturale e quindi siamo portati a cambiarlo spesso».

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