Gli uomini superano le donne nella chirurgia estetica. Un trend crescente che riflette un cambiamento culturale significativo.
Macchie scure viso, cure e rimedi
L’archetipo della bellezza femminile è in continua evoluzione. Prendete ad esempio il concorso di Miss Universo, dal 1954 ai giorni nostri, le concorrenti sono cambiate in modo veramente notevole, dalle carnagioni chiarissime tipo nordico alle ultime con una carnagione decisamente con caratteri latino-americani.
Il colore della pelle è determinato dai melanociti che sono le cellule epidemiche che producono melanina, se questa viene inviata in modo equo alle cellule vicine si ottiene un colorito omogeneo.
Ci sono due varianti di melanina. Le pelli più chiare producono un tipo “falso” che non protegge bene dai raggi UV e la rende fotosensibile e più a rischio di danni ossidativi al DNA e quindi nel tempo a tumori cutanei. Le persone con questo fototipo hanno una maggiore predisposizione al melanoma, ma minori probabilità di essere soggette a problemi di pigmentazione.
Invece le persone con pelle più scura producono un tipo di melanina “vero” e quando si espongono al sole questa li protegge maggiormente dai danni solari, di contro però sono più soggette a problemi di pigmentazione.
Secondo gli studi mondiali di demografia entro il 2030 la maggior parte dei visi sul pianeta avrà un colore scuro e quindi i disordini di pigmentazione diventeranno prevalenti.
Il colore certamente è un fattore importante da considerare, ma per parlare di “pelle sana” dobbiamo considerare altri fattori. Questi sono il sebo, la tolleranza, l’idratazione, la texture, la tonicità, l’elasticità e l’assenza di patologie attive. La mancanza di alcune di queste caratteristiche può determinare la presenza e la gravità di alcune irregolarità della pigmentazione.
I NEMICI DI UN APELLE SANA: COME RICONOSCERLI E COMBATTERLI
I melanociti, le cellule responsabili del colore della nostra pelle, hanno un certo numero di nemici comuni più o meno evidenti.
Il sebo in primis, questo causa infiammazione e irrita i melanociti così che questi a loro volta aumentano la produzione di melanina. Per evitare questo richio occorre ridurre la quantità di sebo attraverso agenti topici specifici.
Anche i raggi UV stimolano la produzione di melanina che è l’agente protettivo naturale per il DNA. Obbligatoria quindi una protezione solare potente per prevenire e trattare problemi di iperpigmentazione. Importante è l’applicazione ripetitiva e costante per tutte le ore di esposizione solare, dopo poche ore a causa del sudore, dei bagni, della sabbia anche le creme migliori perdono il loro potenziale.
Inoltre il calore sensibilizza i melanociti. Spesso si può avere una iperpigmentazione post infiammatoria dopo trattamenti laser a causa del calore generato. Quindi importante è evitare stimoli di questo tipo se si è predisposti al rischio di avere la pelle ricoperta da macchioline. No dimenticate gli altri stimoli termici quali la doccia bollente, la sauna e il bagno turco…
L’infiammazione, soprattutto quella cronica, è un processo distruttivo in tutti i tipi di pelle, indebolisce l’effetto barriera, portando la pelle ad essere sensibile, provoca cambi nella texture e può indurre tumori della pelle.
Alcune patologie attive come l’acne che posso portare alla iperpigmentazione post-infiammatoria. La produzione esagerata di sebo può condurre anche alla rosacea che può attivare i melanociti.
L’uso scorretto di “prodotti di bellezza” è un altro fattore aggravante. Gli idratanti indeboliscono la funzione barriera, i profumi da soli o all’interno delle creme agiscono come fotosensibilizzanti. I profumi applicati direttamente sulla pelle possono dare origine a quelle antiestetiche macchie ai lati del collo.
Anche la dieta può influenzare la pigmentazione, diete ricche di carboidrati raffinati (farina 00) e zucchero causano l’infiammazione. Le diete ad alto indice glicemico sono legate a problematiche della pelle come l’acne. Al contrario mangiare una grande quantità di antiossidanti può dare beneficio in quanto riduce l’infiammazione e rinforza la capacità innata della pelle di difendersi dal sole.
Anche gli strumenti di lavoro possono contribuire alla iperpigmentazione, per esempio l’eritema da calore nella parte anteriore delle cosce proprio in quelle persone che utilizzano il computer portatile.
COME CURARSI
La scelta dello skincare adeguato deve essere volta verso prodotti scientificamente provati ed efficaci, piuttosto che alla profumazione o alla loro piacevolezza o al marketing che spesso è fuorviante.
Esistono prodotti medicali senza Idrochinone specifici per il trattamento e la prevenzione, questi contengono vitamina A, C, E e sostanze antiinfiammatorie che insieme sono attive per ridurre la produzione di melanina.
Sicuramente un corretto skincare deve essere combinato con qualche peeling a base di enzimi botanici e acidi della frutta che permetta di far penetrare meglio i principi attivi e rimuova gli strati dell’epitelio più superficiali e più opachi.
In casi specifici, nella stagione autunnale e invernale, quando siamo meno esposti alla luce solare, in caso di macchie ben definite e circoscritte si possono utilizzare tecnologie laser come il laser Q-switched con lunghezza specifica per la melanina. In caso di macchie più diffuse con la presenza di fini capillari, la luce pulsata può dare un vero proprio risultato di fotoringiovanimento sfruttando le piccole imperfezioni cromatiche della pelle dopo circa 4 sedute mensili. Se le macchie sono associate a rughette, l’approccio laser frazionato ablativo e non possono dare ottimi risultati di uniformità di colore e compattezza della texture della pelle, la scelta dei due approcci dipende da quanto si sia disposte ad avere un effetto di ringiovanimento veloce ed eclatante a fronte di qualche piccola crosticina.
I trattamenti laser e di luce pulsata hanno prezzi che possono partire dai 300 Euro per ogni seduta che si ripete mensilmente oppure 2500 Euro per i trattamenti di ringiovanimento globale del viso.
I PROBLEMI DI IPERPIGMENTAZIONE SI POSSONO PREVENIRE?
Certo, ma occorre un impegno costante tutto l’anno. Importantissimo il controllo del sebo, l’esfoliazione settimanale, la stabilizzazione della funzione barriera della pelle mediante specifiche sostanze antiossidanti e antiinfiammatorie e la protezione costante della pelle dai raggi del sole.
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Laureata in Medicina e Chirurgia con lode, consegue la Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l’Università di Pavia. Durante il corso di Specializzazione si forma presso strutture all’avanguardia in Italia, come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e all’estero presso l’Ospedale MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas (USA). Consegue il Master di secondo livello in Clinica Linfologica, Chirurgia dei Linfatici e Microchirurgia dell’Università degli Studi di Genova. Autrice di numerose pubblicazioni tra articoli scientifici e capitoli di trattati di Chirurgia Plastica e di Laser Terapia, è docente del corso di perfezionamento “Tecnologia e Metodologia Clinica dei Laser in Chirurgia”, presso l’Università degli Studi di Genova. Il suo percorso formativo e le capacità chirurgiche la rendono un Chirurgo Plastico esperto delle procedure di rimodellamento del viso e del corpo e delle tecnologie laser. Il suo costante impegno lavorativo è basato sull’attenzione alle caratteristiche di ogni paziente per una costante ricerca di un aspetto naturale e di un consapevole benessere
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