Guida per la nostra skincare

di Alice Marchese


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Mai dimenticarsi della skincare! Che sia quella coreana o quella più minimal poco importa: è necessario però che ci si dedichi alla pelle senza trascurarne la cura. È impossibile cadere in errore con i vari rituali visto che non esiste un solo modo per occuparsi della propria pelle, ma molteplici. L’unica certezza è che il passaggio fondamentale sia quello delle detersione, immancabilmente mattino e sera perché oltre a pulire nutre e, se fatto nel modo corretto, rallenta l’invecchiamento cutaneo.
«Molte sottovalutano questa fase, credendo che basti sciacquarsi semplicemente con acqua o sapone ma non è così, anzi quest’ultimo è da evitare assolutamente perché avendo un pH basico è troppo aggressivo e tende a seccare la pelle, soprattutto con i primi freddi».
A dirlo è Federica Osti a Vanity Fair, dermatologa, docente di dermatologia cosmetica e consulente scientifica sul sito e profilo Instagram myskin, sottolineando come il clima sia solo uno dei fattori in grado di influenzare lo stato dell’epidermide, mai uguale a se stessa ma diversa quasi ogni giorno. «Anche stare molto tempo in casa con i caloriferi accesi come avviene in questo periodo, o le diverse fasi del ciclo mestruale incidono tantissimo. Il mio consiglio è imparare a conoscere la propria pelle ascoltandone i bisogni e tenere in casa due o tre prodotti diversi, da alternare a seconda del momento».

Anche l’uso della mascherina tende ad irritare perché impedisce un’ottimale traspirazione. «Soprattutto chi la porta per molte ore consecutive deve prestare attenzione e sciacquare bene i prodotti che usa, per evitare che questi creino ulteriore occlusione. Tante donne si struccano con acqua micellare o latte detergente convinte basti un dischetto di cotone per rimuoverli ma non è così. Entrambi sono rigorosamente da asportare con una buona dose di acqua». Una regola che vale per qualunque prodotto detersivo.
I detergenti schiumogeni sono inconfondibili in quanto escono dall’erogatore sotto forma di mousse. Di particolare tendenza, piacciono soprattutto per la piacevole sensazione che lasciano sul viso, simile a una coccola. «Fanno parte della famiglia dei detergenti per contrasto, come i latti, e sono adatti a tutti. Facilissimi da usare, basta semplicemente massaggiarne sul viso una quantità simile a una noce. Non sono da confondere con quelli che generano schiuma solo a contatto con l’acqua, dai quali le pelli secche devono tenersi alla larga perché inaridiscono».

I gel tendono ad asciugare maggiormente la pelle rispetto alle mousse quindi sono consigliati alle più seborroiche e in particolare a uomini, adolescenti alle prese con l’acne e donne in ovulazione, durante le mestruazioni o in pre menopausa. Chi ha la pelle mista con zona T grassa e guance secche, è meglio invece che opti per un latte detergente dall’azione non troppo aggressiva. «Dopo averlo rimosso, per una maggiore pulizia si può tamponare un tonico a base di acido salicilico solo nelle zone che si avvertono più unte. Anche se non esistono evidenze scientifiche su una sua effettiva efficacia la sensazione di benessere che genera è indiscutibile».

Le donne asiatiche hanno una pelle spesso più seborroica delle caucasiche e non è un caso, quindi, che questo rituale sia il fulcro della skincare coreana. Si basa sull’uso di un detergente oleoso seguito da uno schiumogeno ed è adatta soprattutto a chi ha la pelle grassa. Il momento migliore per farla è a fine giornata. Per evitare che diventi una tripla detersione è necessario far coincidere il primo passaggio con la rimozione del make-up se c’è, massaggiando olii o burri struccanti su tutto il viso, che sciolgano trucco e impurità e liberino i pori.
Successivamente si può sciacquare oppure no, prima di passare alla stesura di uno schiumogeno che rimuova lo sporco. «Si tratta di una pulizia molto profonda che se per alcune donne è perfetta, per altre può essere troppo aggressiva. Consiglio quindi di provarla ma di far attenzione a come ci si sente la mattina dopo. Se la pelle tira meglio non ripeterla». Le carnagioni più scure, ad esempio, potrebbero risentirne. Essendo di norma secche, prediligono un latte detergente o un olio struccante da sciacquare semplicemente con acqua.

Si pensa che la pelle di notte dorma insieme a noi e che quindi la mattina sia pulita come l’abbiamo lasciata. «Non è così però, le ghiandole sebacee non si riposano mai quindi, se pur leggera, la detersione deve essere fatta anche appena sveglie».

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