Con l’aumento delle temperature, si è più inclini ad avere irritazioni cutanee. Le dermatiti da sudore sono all’ordine del giorno per alcuni, quindi è necessario non ignorare gli eventuali campanelli d’allarme e seguire qualche accorgimento così da prevenire il tutto.
Dermatite da sudore: cos’è
Chiamata anche “miliaria” o “sudamina”, è una patologia della pelle che si manifesta sotto forma di irritazione con rush cutanei e macchie rosse asintomatiche che poi possono diventare anche pruriginose e maleodoranti.
Generalmente il rossore compare in specifiche zone come ascelle, inguine, incavi di braccia e ginocchia, ma anche torace e schiena, caratterizzate dalla maggior presenza di ghiandole sudoripare, e dove maggiore è la proliferazione di batteri e funghi che vivono sulla pelle.
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Quali sono i fattori
Se l’eccessiva sudorazione è tale da ostruire i dotti escretori, e impedisce così al sudore di fuoriuscire dai pori, allora si tratta di una dermatite da sudore. Ma non solo, oltre ad un carattere predisponente esistono altri fattori aggravanti l’irritazione, come:
- un’attività fisica intensa;
- l’utilizzo di creme e detergenti aggressivi e poco traspiranti;
- virus, batteri, funghi che attaccano la pelle;
- condizioni psicologiche di stress emotivo;
- lo stato di sovrappeso;
- abbigliamento aderente o inadeguato rispetto alla stagione;
- l’uso di alcuni farmaci;
- il consumo di alimenti piccanti o speziati.
I rimedi contro la dermatite da sudore
Cosa fare per combattere la dermatite da sudore? Ecco qualche piccolo accorgimento:
- indossare vestiti leggeri e traspiranti, come quelli di cotone, lino, seta, evitando i tessuti sintetici;
- mantenere la pelle fresca e ben pulita, preferendo detergenti delicati e emollienti;
- evitare bagni e lavaggi troppo frequenti, perché la pulizia eccessiva può impoverire la pelle degli strati esterni che la proteggono;
- non sfregare la pelle, ne durante i lavaggi ne durante l’asciugatura, a maggior ragione in caso di prurito;
- per alleviare l’infiammazione e il prurito, utilizzare creme all’ossido di zinco e magnesio silicato, mentre sono vietate quelle troppo untuose;
- no anche a talco e polveri assorbenti, perché a differenza di quanto si creda, facilita l’ostruzione dei pori;
- arieggiare spesso gli ambienti interni, in modo che non si avverta troppo il caldo;
prediligere cibi ricchi di fibre, vitamine e sali minerali, soprattutto per reintegrare i liquidi persi col sudore, oltre che bere almeno 2 litri d’acqua al giorno.
In caso di dermatiti più persistenti sarà il medico ad indicare la terapia più adeguata, come ad esempio l’uso di pomate specifiche ad azione antibiotica o antimicotica.
Quali sono i soggetti più a rischio dermatite?
I soggetti più a rischio sono:
- Gli sportivi: sono quelli che rischiano maggiormente la dermatite. Durante l’esercizio fisico perdono molti liquidi e spesso indossano tessuti tecnici non perfettamente traspiranti.
- I bambini: soprattutto quelli che indossano il pannolino, poiché il ripetuto sfregamento sulla pelle, irritata anche da urina e feci, espongono ad un rischio maggiore di dermatite dei più piccoli.
- Chi è costretto a letto o su una sedia, come gli anziani o persone obese
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