Gli uomini superano le donne nella chirurgia estetica. Un trend crescente che riflette un cambiamento culturale significativo.
Criolipolisi contro la cellulite: l’alternativa non chirurgica alla liposuzione
A Cannes il mese scorso, nel contesto di uno dei congressi più prestigiosi del mondo in materia di laser e medicina estetica, “The 2013 5-Continent Congress”, la Criolipolisi ha catalizzato grande attenzione e nonostante sia una nuova proposta, già raccoglie un buon numero di utilizzatori e di pazienti.
Si tratta di una tecnica che si propone per trattare le adiposità localizzate come farebbe una liposuzione, però in modo non invasivo. Infatti genera un’infiammazione controllata del pannicolo adiposo mediante bassissime temperature locali. Successivamente al trattamento, si stimola un meccanismo di autodistruzione (apoptosi) delle cellule adipose.
Come funziona?
La tecnica prevede l’utilizzo di particolari manipoli che possano essere efficaci sul pannicolo adiposo senza però danneggiare il tessuto cutaneo. Poi nel corso dei mesi, il corpo che solitamente elimina le cellule non vitali ed il loro contenuto, si comporta allo stesso modo per quanto riguarda il tessuto adiposo, eliminando in modo graduale questi cataboliti e, come si evidenza dagli studi scientifici, non determinando un aumento del livello dei lipidi nel sangue. Così in pochi mesi si avrà una reale diminuzione del grasso e dei centimetri.
Occorre fare una premessa, dopo tutte queste belle notizie, dobbiamo considerare che il trattamento ha un limite, ovvero le dimensioni dell’area che si può trattare in una singola applicazione, tenendo conto che spesso l’adiposità interessa più zone.
Una volta dimostrata l’efficacia, dobbiamo ora prendere in considerazione la modalità e la tempistica per raggiungere il nostro obiettivo. Io suggerisco alle mie pazienti multiple applicazioni nell’arco di breve un periodo di tempo, questo mi permette di trattare con ottimi risultati anche i pazienti più voluminosi.
Ovviamente, essendo il risultato legato all’apoptosi delle cellule adipose e alla capacità del corpo di eliminarle, occorre avere pazienza ed aspettarsi un risultato a diversi mesi di distanza.
Come si effettua la seduta?
Uno speciale applicatore a pressione viene posizionato sull’area selezionata per esercitare un’azione di “vuoto” volta a catturare il tessuto sottocutaneo e a raffreddarlo in un secondo momento (si raggiunge una temperatura inferiore a 10°C a livello degli adipociti).
Quando è indicato fare questo trattamento?
In caso di adiposità localizzata sui fianchi, nell’addome, nella parte bassa della schiena, sulle braccia e sui glutei.
Quanto dura il trattamento?
A seconda dell’estensione dell’area trattata può essere necessaria più di una singola applicazione. Per esempio, potremmo avere bisogno di 2 applicazioni per la zona addominale, 1 per ogni fianco e 2 per la parte bassa della schiena. Ogni applicazione dura circa dai 25 ai 35 minuti, a seconda dello spessore del tessuto adiposo, quindi la seduta può durare da circa 20 a 120 minuti.
E’ doloroso?
La procedura non è dolorosa per il paziente. Si avverte solo una leggera tensione all’area trattata per effetto del vuoto e una sensazione di freddo intenso locale, soprattutto all’inizio della seduta di criolipolisi.
Risultati
- A seconda dello spessore iniziale del tessuto adiposo, la perdita media sarà tra i 3 e i 15 mm. In termini di percentuale la riduzione si aggira dal 25% al 45%.
- A 15 giorni dalla seduta si possono apprezzare i primi risultati che si aggirano sul 40% di quello definitivo che si apprezza a circa 3-6 mesi.
- Dopo il trattamento in molti casi sarà visibile un leggero rossore e si apprezzerà un certo intorpidimento nella zona trattata che potrà perdurare circa un paio d’ore.
- Il paziente, dopo la seduta di criolipolisi, quindi può ritornare immediatamente alle normali attività quotidiane.
Attenzione!! Siccome la procedura è legata ad una apparecchiatura medicale e siccome il mercato, una volta fiutato il business offre mille brand altrentivi che auto declamano l’efficacia dei propri devices, occorre prestare attenzione all’offerta che ci viene proposta. Ricordiamoci che si tratta di una alternativa alla liposuzione e quindi i prezzi rimangono paragonabili, cambia solo la tempistica e l’approccio. Quindi non aspettiamoci di fare affari o che sia una procedura in saldo. Quindi affidatevi solo a medici e strutture competenti che garantiscano una preparazione e una capacità di gestione qualificata piuttosto che offerte al ribasso.
Laureata in Medicina e Chirurgia con lode, consegue la Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l’Università di Pavia. Durante il corso di Specializzazione si forma presso strutture all’avanguardia in Italia, come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e all’estero presso l’Ospedale MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas (USA). Consegue il Master di secondo livello in Clinica Linfologica, Chirurgia dei Linfatici e Microchirurgia dell’Università degli Studi di Genova. Autrice di numerose pubblicazioni tra articoli scientifici e capitoli di trattati di Chirurgia Plastica e di Laser Terapia, è docente del corso di perfezionamento “Tecnologia e Metodologia Clinica dei Laser in Chirurgia”, presso l’Università degli Studi di Genova. Il suo percorso formativo e le capacità chirurgiche la rendono un Chirurgo Plastico esperto delle procedure di rimodellamento del viso e del corpo e delle tecnologie laser. Il suo costante impegno lavorativo è basato sull’attenzione alle caratteristiche di ogni paziente per una costante ricerca di un aspetto naturale e di un consapevole benessere.
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