Body Shaming, cos’è e come difendersi

di Alice Marchese


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Il Body Shaming è una pratica abbastanza diffusa a causa dell’utilizzo dei social media. Si tratta di una tendenza a giudicare l’aspetto di chiunque con una certa spietatezza che porta le persone a dubitare di loro stessi o anche solo di ferirle. Anche involontariamente, è qualcosa di inaccettabile che va necessariamente sconfitta. Colpisce tutti indistintamente, non risparmia nessuno. Si pensa che sia proprio del mondo femminile e invece anche gli uomini ne subiscono gli effetti.

Come combattere il body shaming?

Purtroppo i social network sono pericolosi quando si tratta di queste situazioni che degenerano da un secondo all’altro.  Ci si confronta con i modelli dei social media e quello che ne risulta è che si diventa sempre più giudici spietati di se stessi e degli altri.

Un modo per difendersi dal body shaming, è quello di ignorare le critiche e chi le fa. Conoscersi e se c’è qualcosa che non ci piace, eventualmente cambiarlo. Ma soltanto se a volerlo siete voi.

Il caso di Chiara Nasti

Chiara Nasti è un’influencer di 24 anni e aspetta un figlio dal giocatore della Lazio, Mattia Zaccagni. E’ stata in passato con Nicolò Zaniolo, centrocampista della Roma e compagno di Zaccagni in Nazionale.

Durante i festeggiamenti per la vittoria giallorossa in Conference League i tifosi hanno intonato un coretto: “Il figlio di Zaccagni è di Zaniolo”. Questa frase avrebbe potuto passare inosservata, se non fosse per i cori. La risposta di Chiara sembrerebbe essere stata: “Con quel gamberetto non si sa come abbia già avuto un bambino. Siete tutti sfigati e fate anche schifo”.

Kim Kardashian vittima dei dei body shamer

Anche la nota Kim Kardashian vittima di body shaming. Durante il podcast di Kristen Bell e Monica Padman We are supported by, ha confessato di aver provato gli effetti devastanti del body shaming quando era incinta della primogenita North, nata nel giugno del 2013, pochi mesi dopo l’inizio della relazione con l’ormai ex marito Kayne West.

Le parole di Kim Kardashian

“Ero ingrassata molto. Odiavo come mi sentivo. Odiavo come apparivo. Avevo visto mia madre incinta, le mie sorelle incinte, e loro mi sembravano così carine… Ma per me non è stato così”.

A peggiorare fortemente la situazione, ha spiegato Kim, c’è stato il trattamento dei media che l’hanno «brutalizzata», stando al suo racconto.

“Avrebbero traumatizzato anche la persona più forte sulla terra. Non importa quanto uno sia famoso o quanto sia esposta la sua vita, nessuno merita di essere trattato con così tanta crudeltà. In sole 6 settimane il mio corpo si era completamente trasformato. Non capivo cosa mi stesse succedendo. E dovevo anche subire la pressione di essere continuamente criticata e paragonata ad altre donne incinte. La mia autostima era a pezzi”.

Inoltre ha affrontato la preeclampsia, una patologia caratterizzata dall’ipertensione che le causava un eccessivo gonfiore ai piedi e al viso. In più ha dovuto partorire in anticipo con un parto di emergenza «e poi ho avuto un altro problema chiamato “placenta accreta”. È stato tutto folle».

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