Essere o non essere… il reggiseno giusto?

di francesca


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Sapete che secondo una ricerca pare che solo il 20% delle donne indossi il reggiseno della taglia giusta? E sapete che il restante 80% soffre di svariati disturbi a schiena, spalle e petto, facilmente risolvibili cambiando solamente taglia e/o modello? Ah, a proposito, siete a conoscenza del fatto che il seno di una donna si modifica radicalmente in media sette volte nel corso della sua vita (più infinite altre a causa dei cambiamenti ormonali dovuti al ciclo mensile)? Ecco, appunto.

Lasciamo perdere il significato antropologico, psicologico e artistico collegato al petto femminile. Cerchiamo di capire, molto semplicemente, cosa si prova ad avere un seno (più o meno prosperoso) e a costringerlo per moda o per semplice ignoranza (nel senso di non conoscenza) dentro reggiseni sbagliati. Un po’ come se gli uomini provassero a far entrare i loro “gioielli di famiglia” in mutande perennemente troppo strette sin dagli anni dell’adolescenza.

Ma allora come scegliere il reggiseno più adatto al nostro fisico? Scopriamolo insieme!

La scelta del modello

In commercio se ne vedono davvero di ogni genere, da quelli più basic (tipo quelli sportivi) a quelli per sentirsi un po’ Jessica Rabbit. Ecco allora perché, ancor prima di scegliere la taglia, è bene capire quali sono le peculiarità dei modelli (almeno di quelli più comuni) a nostra disposizione.

Ferretto sì o no?

Il modello classico di reggiseno è quello che ha la coppa rinforzata con il ferretto. Anche se calza generalmente bene, non tutte lo trovano comodo. Ecco perché tra i primi modelli alternativi sono stati presentati quelli privi di questo pezzo. La differenza oggettiva è tutta nelle bretelle: normalmente più fine in quelli con, più larghe in quelli senza. Cambia però anche la vestibilità: i modelli con ferretto aiutano a tenere il seno più fermo e compatto, gli altri invece, pur definendone le forme, lo lasciano più libero di seguire i suoi naturali movimenti.

Reggiseno a balconcino

Tra i modelli che più mettono in mostra il petto c’è proprio il cosiddetto balconcino, di forma stondata (che lascia scoperta la parte alta del seno) con le coppe rigorosamente sorrette da ferretto. E’ un modello che generalmente sta bene a tutte ma attenzione ai trucchi del mestiere: se avete una misura piccola e volete aumentare visivamente il vostro seno, grazie all’effetto push up di questo modello, potete anche scegliere reggiseni con imbottitura interna, ma se Madre Natura vi ha ben fornito allora è meglio evitare se non volete ottenere l’effetto troppo.

Diciamo che normalmente i reggiseni a balconcino sono quelli più comuni tra le donne, un po’ perché consentono di indossare le più svariate scollature senza pericolo di mostrare l’intimo, un po’ perché quell’effetto push up (quando non esagerato) ci consente di definire qualsiasi tipo di seno catturando sottilmente l’attenzione dell’osservatore. Tra le tante marche che ci sono in circolazione vi consiglio di dare un’occhiata alle proposte dei reggiseni a balconcino Yamamay: la loro collezione è estremamente ricca dei più svariati colori e fantasie adatti tanto alle giovani quanto alle meno giovani. Decisamente da provare!

La taglia, questa sconosciuta…

Una volta scelto il modello passiamo alla taglia, codificata un po’ come se fosse Battaglia Navale: il numero indica la circonferenza della fascia sottoseno (dalla prima taglia alla decima), la lettera le dimensioni del seno stesso (tenendo conto che la coppa B viene considerato come il valore medio per quanto riguarda sia la grandezza della mammella che della fascia sottoseno). A parità di numero, quindi, avere una coppa A significa che avete un seno, per la vostra circonferenza, più piccolo della media; la coppa B è lo standard rispetto alle misure del vostro torace; dalla coppa C in su vuol dire che il vostro seno è più grande rispetto alla fascia sottoseno.

Una volta appurato ciò, come capire la nostra taglia? Ovviamente indossando il reggiseno!

Le bretelle devono essere tese (ma non tanto da segnare la pelle) e posizionate a metà della spalla. La fascia sottoseno deve aderire al corpo come se fosse quasi una seconda pelle, senza comprimere i muscoli (ve ne accorgete non solo da eventuali rigonfiamenti, ma anche dal fatto che spesso si tende verso l’alto e non rimane in orizzontale) e senza che vi sia spazio tra il corpo e il tessuto. La coppa deve abbracciare e contenere il seno senza che questo sporga fuori dalla stessa.

Un ultimo consiglio: una volta indossato il vostro probabile nuovo reggiseno provate a saltellare sul posto e osservate le reazioni del corpo. Se tanto il seno quanto la fascia sottoseno rimangono al loro posto avete trovato la vostra taglia, altrimenti è meglio lasciar perdere.

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