Alexandria Ocasio-Cortez racconta quello che è successo durante l’assalto al Congresso

di Alice Marchese


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Alexandria Ocasio-Cortez, la parlamentare newyorkese, esponente del Partito Democratico Usa, ha deciso di raccontare l’assalto al Congresso del 6 gennaio, perché questo tragico evento non venga dimenticato; la deputata sottolinea quanto l’abbia segnata, facendole riemergere terribili ricordi.

Classe 1989, nata e cresciuta nel quartiere Bronx di New York, la politica statunitense Alexandria Ocasio-Cortez ha raccontato al canale televisivo Valley Central di essere stata vittima di un’aggressione sessuale in passato. Nessun dettaglio sull’episodio in questione, solo il dolore e l’impossibilità di dimenticarlo: “Ho subito un’aggressione sessuale e non ne ho parlato con molte persone nella mia vita ma quando subisci un trauma affiorano quelli passati”.

Ciò che si è verificato al Campidoglio americano lo scorso 6 gennaio, ha fatto ripercorrere alla giovane parlamentare il trauma della violenza subita anni fa.
Con una diretta Instagram seguita da oltre 150 mila persone (il cui video è ora disponibile sull’account Twitter di Justice Democrats), Alexandria Ocasio-Cortez ha ricordato tra le lacrime il momento in cui si è resa conto che il palazzo del Congresso USA era stato preso di mira da una folla violenta composta dai sostenitori più estremisti di Donald Trump.

Nascosta nella toilette del suo ufficio, paralizzata dalla paura, la deputata ha creduto di essere giunta alla resa dei conti: “Ho pensato che tutto fosse finito, che fosse giunto il mio momento. Ero sicura che sarei morta”. Riportato così da Vanity Fair.

Nonostante non si sappia di più della violenza sessuale a cui Alexandra fa riferimento, è subito arrivata una pioggia di commenti e ringraziamenti per il suo coraggio nel parlare di un episodio delicatissimo e doloroso, aiutando a squarciare il velo su un argomento ancora troppo spesso considerato tabù.

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