Acidi esfolianti, i più adatti per la cura della pelle

di Claudia Scorza


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Gli acidi esfolianti sono un ottimo aiuto per la cura della pelle, in particolare per effettuare dei peeling chimici che rinnovano la pelle del viso. Questi acidi, infatti, stimolano il turn over delle cellule cutanee rendendo l’epidermide più luminosa e rivitalizzata.

Esistono diversi tipi di acidi esfolianti, ognuno adatto a contrastare un diverso inestetismo della pelle. Anche le concentrazioni degli acidi esfolianti sono diverse e ne determinano l’uso casalingo o professionale. Infatti, nei prodotti cosmetici che si vendono in farmacia e profumeria troviamo una concentrazione al di sotto del 7-8%, che tende via via ad aumentare nei prodotti utilizzati nei saloni estetici e in ambito medico-dermatologico.

Tra gli acidi esfolianti più leggeri, c’è l’acido mandelico, una sostanza che agisce sulla cute in modo soft attraverso un peeling superficiale-medio, che può essere effettuato tranquillamente anche in questo periodo dell’anno perché non è fotosensibilizzante. Potete utilizzarlo per contrastare macchie superficiali, come le efelidi, oppure per intervenire su linee di espressione non ancora molto marcate.

L’acido glicolico è un acido esfoliante indicato per la cura della pelle secca e asfittica, oltre che per le macchie cutanee. Si tratta di un acido di origine naturale, che interviene su quei legami che si creano fra le cellule cornee permettendo l’eliminazione degli strati più superficiali di pelle, costituiti per lo più da cellule morte che conferiscono un aspetto irregolare alla cute. L’acido glicolico favorisce il ricambio cellulare e la successiva formazione di un nuovo strato corneo, rendendo la pelle più liscia e luminosa.

Per pelle grassa e acne potete provare l’acido salicilico, un acido di origine naturale che interviene su punti neri, acne e impurità, andando ad intervenire anche sulla regolarizzazione del sebo cutaneo. L’effetto sull’epidermide sarà di maggior luminosità e idratazione, rendendo la pelle ringiovanita e distesa.

L’acido tricloroacetico, invece, è perfetto per ringiovanire la pelle invecchiata che presenta segni di photoaging e agisce anche sui pori dilatati della cute e sulle cicatrici post- acneiche. Questo prodotto consiste in un peeling profondo che può variare intensità in base alla soluzione. Con soluzione al 10-25% è indicato per peeling superficiali contro i primi segni di invecchiamento come rughe sottili, mentre al 35-50%, l’esfoliazione è molto più profonda e la pelle completamente rinnovata.

Tra le sostanze più potenti troviamo l’acido piruvico, sostanza in grado di penetrare in grande profondità nel derma provocando un distacco delle cellule della pelle e la stimolazione di nuove fibre di collagene. Utilizzato sotto indicazione del dermatologo, l’acido piruvico contrasta photoaging, rughe, cheratosi e dermatite seborreica.

Infine, per effettuare peeling intensi leviganti, eliminando anche gli esiti cicatriziali dell’acne, potete utilizzare l’acido retinoico che, grazie alla vitamina A in esso contenuta, viene spesso abbinato ad altri acidi per curare rughe di media profondità e acne.

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