10 cose che non sapevi sugli Oscar
Gli attori con più statuette
L’attrice che ha vinto più Oscar è Katharine Hepburn: 4 Oscar su 12 nomination: Migliore attrice protagonista per La gloria del mattino del 1933, Indovina chi viene a cena? del 1967, Il leone d’inverno del 1968 e Sul lago dorato del 1981. L’attrice non ha mai ritirato le sue 4 statuette. Gli attori che hanno vinto più Oscar sono Jack Nicholson (3 statuette su 12 nomination), Walter Andrew Brennan (3 Oscar su 4 nomination) e Daniel Day-Lewis (3 Oscar e 2 nomination)
Gli attori più nominati
L’attrice che ha ottenuto più nomination è Meryl Streep: è stata nominata ben 19 volte e si è portata a casa 3 Oscar. Uno come attrice non protagonista per Kramer contro Kramer e due come attrice protagonista per La scelta di Sophie e The Iron Lady. Tra gli uomini è Jack Nicholson: 12 volte, tre delle quali gli hanno fatto vincere l’Oscar come miglior Attore protagonista per Qualcuno volò sul nido del cuculo, come miglior Attore non protagonista per Voglia di tenerezza e come migliore protagonista per Qualcosa è cambiato.
L’Oscar al più “anziano”
L’attore più maturo è una grande signora del cinema, l’attrice Jessica Tandy che nel 1990, a 81 anni, si portò a casa la statuetta grazie al suo ruolo nel film A spasso con Daisy. Jack Palance ha vinto l’Oscar nel 1992 come miglior attore non protagonista per Scappo dalla città – la vita, l’amore e le vacche: a 73 anni ha mostrato di essere ancora agile e “giovane” con una serie di flessioni sul palco, su una mano sola. Quando gli è stato chiesto il perché, ha risposto semplicemente: “Non sapevo cos’altro diavolo fare”.
Chiamatemi “Oscar”
Come nacque il nome della statuetta? La giovane bibliotecaria dell’Academy, Margaret Herrick, vedendo la statuetta d’oro per la prima volta, ha esclamato: “Assomiglia a mio zio Oscar!”. Anche se il suo nome ufficiale è Academy Award of Merit, l’Academy ha adottato il soprannome ufficiale nel 1939. Oscar è placcato in oro 24 carati, è alto 35 centimetri e se venduto vale 295 dollari. Occorrono circa 10 persone e circa 5 settimane per realizzare 50 statuette. Il valore “morale”, ovviamente, non ha prezzo.
Se perdi vinci…
Chi perde la statuetta avrà un premio di consolazione: una borsa con più di 80 omaggi da oltre 160 mila dollari. Dentro gli sconfitti troveranno di tutto, da un sex toy a una confezione di 12 preservativi di lusso, a un processo di ringiovanimento vaginale passando per una fornitura di mele ma anche un soggiorno cinque stelle in Italia, un viaggio in treno tra le Montagne Rocciose canadesi fino a una vacanza in un campeggio di lusso. Cosa non si fa per consolare le star!
Un’italiana nominata come “Miglior Regista”
Purtroppo sono solo quattro le donne nominate come miglior regista: tra queste anche l’Italiana Lina Wertmuller nel 1977 per Pasqualino Settebellezze. Le altre sono Jane Campion nel 1994 per Lezioni di piano, Sofia Coppola nel 2004 per Lost in Translation e infine, nel 2010, Kathryn Bigelow per The Hurt Locker.
La prima donna di colore a vincere l’Oscar
Hattie McDaniel, è stata la prima persona afro-americana a vincere un Oscar. La sera della premiazione ha dovuto sedersi in una parte separata della sala per assistere alla cerimonia. Il film è Via Col Vento (1939), Hattie interpretava Mami. Una leggenda!
La frase da Oscar
La sceneggiatrice Frances Marion parlando dell’Oscar ha detto: “E’ un simbolo perfetto dell’industria cinematografica: un uomo con un corpo forte e atletico che stringe in mano una grossa spada scintillante e a cui è stata tagliata una bella fetta di testa, quella che contiene il cervello”.
Attori premiati post-mortem
Fino alla statuetta a Heath Ledger per Il cavaliere oscuro, Peter Finch (Quinto potere) era stato l’unico attore premiato dopo la sua morte. Anche James Dean, Spencer Tracy e Massimo Troisi avevano ricevuto una candidatura postuma come miglior attore ma non vinsero poi la statuetta.
David Niven e l’uomo nudo
Durante la cerimonia degli Oscar del 1974 David Niven è sul palco e sta per presentare Elizabeth Taylor. All’improvviso un uomo nudo corre dietro di lui facendo il segno della pace. Memorabile la frase di David Niven e la sua espressione: “Non è affascinante pensare che probabilmente l’unica risata che potrà mai suscitare nella sua vita è spogliarsi e mostrare i suoi difetti?”. Un genio!
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