Il Senato dell'Ohio approva una legge controversa sui bagni nelle scuole, suscitando reazioni forti da parte dei sostenitori dei diritti LGBTQ+.
Trump nomina il no vax Robert F. Kennedy Jr segretario alla Salute: “Guariremo l’America”
Donald Trump, trionfatore alle elezioni presidenziali del 5 novembre, ha scelto Robert F. Kennedy Jr come nuovo segretario alla Salute e ai Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS).
La nomina segna una svolta significativa nella politica sanitaria americana, considerando le posizioni controverse di Kennedy, noto per le sue dichiarazioni no vax e per la diffusione di teorie cospirazioniste durante la pandemia da covid-19.
Trump ha presentato ufficialmente la sua decisione con entusiasmo, dichiarando: “Kennedy riporterà trasparenza e rigore scientifico per combattere la crisi sanitaria che affligge l’America”.
La scelta del nipote dell’ex presidente John F. Kennedy appare strategica: unisce due figure politiche apparentemente distanti per dar vita a un’alleanza incentrata sulla critica all’industria farmaceutica e alla gestione tradizionale della sanità pubblica.
Il ruolo di Kennedy e le priorità del nuovo Dipartimento
Robert F. Kennedy Jr, inizialmente candidato alla presidenza come democratico e poi indipendente, aveva interrotto la sua campagna elettorale lo scorso agosto per sostenere Trump.
Il suo appoggio è stato ricambiato con un ruolo cruciale nella nuova amministrazione. La guida del Dipartimento della Salute, sotto la sua direzione, promette di focalizzarsi sulla revisione delle linee guida sanitarie e sulla regolamentazione di vaccini, pesticidi e additivi alimentari.
Kennedy, pur criticato per le sue posizioni no vax, ha dichiarato di voler rivedere profondamente le politiche sanitarie, cercando di “porre fine all’epidemia di malattie croniche” che affligge il Paese.
Trump ha sottolineato che Kennedy “seguirà il faro della trasparenza” per restituire fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie e scientifiche.
La nomina di Kennedy ha suscitato reazioni contrastanti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. Se da un lato i sostenitori del neo presidente vedono in questa scelta un’opportunità per affrontare temi ignorati dalla politica tradizionale, dall’altro i critici temono che le sue posizioni controverse possano compromettere la credibilità della ricerca scientifica e della sanità pubblica.
La gestione della pandemia di covid e le polemiche legate ai vaccini hanno già segnato profondamente il panorama politico e sociale americano. Ora, con Kennedy al timone del Dipartimento della Salute, il dibattito promette di infiammarsi ulteriormente, delineando un percorso inedito per il sistema sanitario degli Stati Uniti.