È di Giulia Cecchettin il cadavere recuperato stamattina sulle sponde del lago di Barcis dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Sul posto stanno arrivando i carabinieri del comando provinciale di Venezia, insieme al padre di Giulia, Gino Cecchettin e il sostituto procuratore di turno.
Bruno Cerchi, procuratore di Venezia, all’ANSA ha spiegato che “il corpo dovrebbe essere il suo, ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma”.
Il corpo è stato recuperato, stando alle prime i formazioni, in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. La giovane aveva addosso gli stessi vestiti del giorno della scomparsa.
La zona dov’è stato trovato il corpo di Giulia è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell’arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli.
L’intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell’auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l’intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.
Giulia era scomparsa una settimana insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta. Appena ieri era emerso un video che mostrava la 22enne colpita a mani nude dall’uomo e trascinata poi dentro a un’auto.
Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, ha dichiarato: “L’epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l’Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Il corpo recuperato nel lago di Barcis stamattina è quello di Giulia Cecchettin. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta, che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per Giulia, con tutto il cuore”.