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Treccani, il primo dizionario con i nomi declinati anche al femminile

A quattro anni di distanza dall’ultima edizione, lo scorso 11 settembre è stata annunciata l’uscita di una versione aggiornata del Dizionario italiano di Treccani che verrà pubblicata  a partire dal  prossimo ottobre: le novità della nuova edizione.

Le novità dell’ultima edizione del Dizionario italiano di Treccani

I due direttori del progetto, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, hanno anticipato una grossa novità della nuova edizione: sarà infatti il primo in Italia a registrare le forme femminili di nomi e aggettivi  insieme a quelli  maschili.  Nei dizionari italiani pubblicati fino a oggi, la maggior parte dei femminili (alta, bassa, bella, buona, gatta, fioraia, amica, etc) o non compaiono come voci, oppure compaiono ma con il riferimento al termine maschile (per esempio: “alta, femminile singolare di alto”).

 

Treccani celebra la “parità di genere”

Treccani ha dato a femminili e maschili la stessa importanza indicandoli entrambi in un’unica voce (o in due voci separate, in alcuni casi specifici) e disponendoli in ordine alfabetico: “amica, amico” oppure “direttore, direttrice”.  «Questa organizzazione delle voci non crea assolutamente una difficoltà per chi consulta il vocabolario, ma restituisce alle parole verità e realtà negate, cancellate per secoli-  hanno spiegato i direttori e continuato – Se suonano male o sembrano brutte è solo perché sono usate poco».

Treccani

Si tratta di un approccio  che  dà spazio e dignità anche ai femminili di molte professioni che pur esistendo nella lingua italiana fanno fatica ad affermarsi nel linguaggio comune, perché rimandano a lavori che storicamente erano considerati solo maschili: alcuni ormai sono molto diffusi come “avvocata”, “sindaca”, “ministra”, altri meno come per esempio “medica” o “soldata”.

“Essere umano” al posto di “uomo” se riferito al nome collettivo

Ma non è tutto. Un’altra cosa a cui è stata rivolta molta importanza è la sostituzione della parola “uomini” nei casi in cui viene usata per indicare gli esseri umani in generale, quindi anche le donne: in questi casi si è preferito “essere umano”, appunto, o “persona”. Per esempio la definizione di “bontà”, che prima era “qualità dell’uomo” nella nuova edizione sarà “qualità della persona”.

Nell’edizione aggiornata di Treccani saranno inoltre eliminate alcune formule considerate dagli autori arcaiche e di difficile comprensione: più gergalmente il «vocabolariese». Tra gli esempi di Della Valle ci sono “atto ed effetto del”, “l’operazione di”, oppure le abbreviazioni come «aul.», aulico, o «lett.», letterario. Lo scopo è quello di rendere il dizionario più facilmente consultabile anche da persone giovani o in generale poco pratiche di questo tipo di codici.

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Oltre alle novità più strutturali, nel dizionario saranno inseriti come di consueto anche alcuni termini nuovi che nell’ultima edizione non c’erano perché non esistevano o non si erano affermati nel linguaggio. Molti di questi si sono diffusi durante la  pandemia, come dad, distanziamento sociale, infodemia, lavoro agile, smartworking, lockdown, spillover e termoscanner. Altri riguardano temi di attualità più generali come reddito di cittadinanza, revenge porn, rider e terrapiattismo solo per citarne alcuni.

Costi

Il dizionario da solo costerà 200 euro, mentre il costo dei tre volumi (quindi con anche il Dizionario storico etimologico e la Storia dell’italiano per immagini) sarà di 590 euro.

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