“Nessuno li ha salvati, tutti a fare video”: lo strazio della madre di Patrizia, travolta dal Natisone (VIDEO)

di Gaetano Ferraro


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La madre di Patrizia Cormos, una delle vittime del fiume Natisone a Premariacco, ha attaccato in modo duro chi, invece di salvare i tre ragazzi, sarebbe rimasto con il cellulare in mano a riprendere la tragica scena. La donna è convinta che se i presenti avessero posato i cellulari in tasca e avessero tentato di recuperarli, i tre ragazzi potevano essere recuperati prima che la corrente del fiume in piana li portasse via.

Le parole strazianti della madre di Patrizia Cormos

In particolare, la mamma di Patrizia ha affidato al Messaggero Veneto le sue parole per descrivere il suo dolore. Assieme alla figlia sono morti nella piena del corso d’acqua anche Bianca Doros e Cristian Molnar. I tre ragazzi erano nelle vicinanze del Ponte Romano di Premariacco (Udine) nel moomento in cui sono stati sorpresi dall’ondata di piena improvvisa del corso d’acqua. Quella dei tre ragazzi abbracciati, che cercano di darsi forza a vicenda e che cercano di arginare la forza della marea di fango, è una scena drammatica, che ha fatto il giro del web. Di sicuro questa scena straziante rimarrà per sempre nella memoria dei genitori e dei familiari dei tre giovani.

La critica a chi ha ripreso la scena senza intervenire

“Ciò che più mi addolora è che tutti hanno fatto foto e video e nessuno li ha salvati. Nessuno. Potevano forse salvarli. Non era importante fare i video – ha detto la donna al quotidiano – Lei era andata a fare una passeggiata, ha chiamato più volte il 112. Ha lasciato il suo nome, l’indirizzo. Ha detto ‘Chiamate mia mamma'”. Un problema che in qualche modo continua a riproporsi, dato che le Forze dell’Ordine sono state costrette a chiudere l’accesso al ponte Romano a causa del continuo viavai di persone interessare a fotografare e riprendere la zona della tragedia. C’è da dire anche che non tutti hanno ripreso la scena. Qualcuno ha anche provato a tentare il recupero dei ragazzi purtroppo però invano visto che il fiume è diventato grosso nel giro di pochi minuti.

Il ricordo commosso di Patrizia Cormos

“Era un angelo, studiava tanto e lavorava per mantenersi – dice la mamma della giovane trovata senza vita dopo alcune ore – Dopo l’esame all’Accademia, sostenuto proprio venerdì mattina, mi ha chiamata e mi ha detto ‘sono stata bravissima, ho saputo tutto'”.

L’ultimo saluto a Patrizia Cormos e Bianca Doros

Un dolore straziante che oggi si amplia ancora di più visto che nella giornata odierna è stata aperta la camera ardente per le due ragazze trovate dopo le ricerche. Le bare con dentro le spoglie di Patrizia Cormos e Bianca Doros sono nella Casa funeraria di via Calvario a Udine, nei pressi del cimitero di San Vito. La camera ardente resterà aperta fino alle 18.30 di oggi e alle 16 di domani, dopodiché le salme verranno trasportate in Romania, dove verranno celebrati i funerali a Tarna Mare, in Transilvania, e dove poi saranno sepolte.

Le ricerche del terzo ragazzo disperso

Non si trova però il corpo del terso ragazzo che risulta ancora disperso. Si tratta del 25enne Cristian Casian Molnar, anche lui di origine rumena ma residente a Udine. Il ragazzo si trovava al fiume insieme alle amiche, per una giornata di festa in seguito alla fine degli esami di Patrizia. Una giornata di sole che si è trasformata in un incubo, che i tre giovani non hanno potuto preventivare.

Le parole del sindaco di Premariacco

“Se avessero conosciuto bene il fiume e il posto sarebbero scappati”, aveva detto il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata. “I ragazzi avevano la possibilità di fuggire e salvarsi – ha poi aggiunto il primo cittadino – L’acqua li stava circondando, ma era ancora bassa. È probabile che non l’abbiano fatto per non bagnarsi scarpe e vestiti. Lo si capisce dai movimenti compiuti sulla ghiaia. Purtroppo il fiume scendeva a velocità impressionante. A 7 metri da loro c’era un pompiere che non ha potuto fare nulla”.

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