Attualità

Spunta il testamento “segreto” di Franco Battiato: tutto alla nipote ma è giallo

È giallo sul testamento olografo che Franco Battiato avrebbe scritto l’11 maggio 2018, lasciando come erede universale la nipote Grazia Cristina. Il documento fa discutere perché risalirebbe a soli 80 giorni dopo che un neurologo aveva dichiarato l’artista “incapace di intendere e volere”.

Lascia tutto alla nipote Grazia Cristina?

Il testamento, scritto in stampatello e non con la calligrafia di Battiato, recita: “Nomino mia erede universale la mia cara nipote Grazia Cristina Battiato”. Seguono la data e la firma “Franco Battiato”. Dettagli che hanno insospettito alcuni, facendo ipotizzare un possibile falso o una circonvenzione d’incapace. L’erede designata è la figlia del fratello Michele, nominato tutore dei beni di Franco nel febbraio 2018 dopo la perizia neurologica. Grazia Cristina vive a Dubai ed è amministratrice della società di famiglia “L’Ottava Srl”. Stando alle stime, il patrimonio ereditato ammonterebbe a circa 10 milioni tra proprietà, diritti e conti correnti.

Tra i beni la Villa Grazia in Sicilia

Tra i beni, la villa di Milo in Sicilia dove il cantautore è scomparso e dove attualmente risiede l’amico Juri Camisasca. La casa di 10.000 mq, valutata circa 2 milioni di euro, è stata ribattezzata Villa Grazia come la madre dell’artista. Ma è oggetto di un contenzioso con la Regione Sicilia, che l’ha vincolata come “casa d’artista”.

Ricorso contro il vincolo regionale

La nipote Grazia Cristina ha presentato ricorso. Il fratello Michele ha precisato che in famiglia non c’è alcuna lite sull’eredità, nonostante i dubbi sollevati dal testamento dell’11 maggio 2018, quando Battiato era già malato. I fan sui social network si dividono, soprattutto sull’opportunità di rendere note informazioni sulla sua salute.

Resta la grande eredità artistica

Quel che è certo è che se Franco Battiato potesse riscrivere oggi il suo personale “Testamento”, forse userebbe ancora parole di universalità, tolleranza e spirito libero. Lasciando da parte rivendicazioni materiali. La storia del testamento dividere l’opinione pubblica, tra chi grida al falso e chi invoca rispetto per le volontà dell’artista.  Ma al di là delle congetture, resta la grande eredità artistica di Battiato: canzoni senza tempo che hanno segnato intere generazioni. Quell’imparzialità, volontà di crescita e sguardo indulgente citati in “Testamento” dovrebbero essere la bussola per interpretare anche questa vicenda. Rispettando la memoria di Franco e la privacy della sua famiglia.