Cos’è lo Starvemaxxing, il pericoloso trend di TikTok che spinge i giovani al digiuno estremo? Se ne sta iniziando a parlare anche in Italia mentre il discutissimo social cinese cerca di arginare il mondo problema.
Sta spopolando su TikTok un nuovo trend potenzialmente pericoloso soprattutto per gli adolescenti: lo starvemaxxing. Si tratta di una derivazione del fenomeno looksmaxxing, ovvero la tendenza a migliorare il proprio aspetto fisico, in particolare viso e corpo. Se le prime fasi del looksmaxxing sono innocue – cura della pelle, fitness, igiene personale – alcuni step successivi possono rivelarsi rischiosi.
È il caso dello starvemaxxing, termine che unisce “digiuno” e “miglioramento”: i creators pubblicano video in cui digiunano per giorni interi al fine di ottenere un fisico meno “gonfio” e una mascella più definita e pronunciata. Questo trend, esploso lo scorso novembre, interessa soprattutto teenager e giovani uomini, categorie spesso trascurate quando si parla di disturbi alimentari.
TikTok ha intercettato la pericolosità di questi contenuti. Se si cerca su Google “starvemaxxing”, molti video non sono disponibili; sull’app, digitando il termine, appare un avviso di aiuto con indicato il numero verde per i disturbi alimentari. La piattaforma ha dunque oscurato diversi video, pur lasciandone visibili alcuni più ironici e meno preoccupanti.
Intanto gli psicologi mettono in guardia dai rischi dello starvemaxxing: periodi prolungati di digiuno e malnutrizione possono avere conseguenze anche gravi sulla salute fisica e mentale, specialmente degli adolescenti. Incoraggiare queste pratiche attraverso i social è molto pericoloso.
Nonostante le contromisure di TikTok, è difficile tenere sotto controllo un trend ormai diffuso tra i giovanissimi americani. Ora si spera che non sfoci in Italia, dove però già si riscontrano alcuni casi isolati riconducibili allo starvemaxxing. Gli esperti dicono che la vigilanza di genitori e educatori, unite al supporto psicologico, possono aiutare a prevenire e curare queste patologie alimentari indotte dai social sempre più visti come strumenti difficili da gestire, soprattutto tra i giovani.