Attualità

In Spagna via libera alla ‘legge trans’: cosa prevede

In Spagna il Congresso dei deputati ha approvato in via definitiva la riforma sulla salute sessuale e riproduttiva e l’interruzione volontaria della gravidanza, che garantisce l’aborto “libero e sicuro” nelle strutture pubbliche a partire dai 16 anni e introduce la distribuzione gratuita di assorbenti e prodotti di igiene intima per il ciclo mestruale in scuole, carceri ed enti pubblici.

Giornata storica per le persone LGBTI+ e delle donne

Il Parlamento spagnolo ha approvato nuove norme che prevedono il diritto all’autodeterminazione di genere per chi ha più di 16 anni e una riforma riguardante la salute sessuale e riproduttiva e l’interruzione volontaria di gravidanza. Il provvedimento è stato approvato con 185 voti a favore e 154 contrari.

Approvate due leggi frutto di grandi battaglie

Il Parlamento spagnolo ha approvato nello stesso giorno due leggi, frutto di lunghe battaglie civili: la norma per “l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone trans” e una riforma riguardante la “salute sessuale e riproduttiva” e l’interruzione volontaria di gravidanza”, entrambe promosse dall’attuale governo di centrosinistra (PartitoSocialista-Unidas Podemos).

La “legge trans”

La prima, comunemente denominata “legge trans”, introduce novità significative per le persone transgender, prima fra tutte la possibilità di chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe a partire dai 16 anni, senza autorizzazioni giudiziarie o certificati medici o psicologici che attestino la disforia di genere o i due anni di trattamento ormonale, precedentemente richiesti. Un diritto estendibile anche a 14enni e 15enni se supportato dall’ok di un genitore, e a cui si potrà accedere attraverso una doppia dichiarazione, e a chi ha tra i 12 e i 14 anni con l’autorizzazione del giudice.

legge spagna

Montero: “Le persone non avranno più paura di dire chi sono”

“La legge riconosce qualcosa di semplice, che se sei trans hai diritto ad affittare un appartamento o a divertirti in un luogo pubblico senza essere discriminato”, permetterà alle persone di “non avere paura di dire chi sono”, ha affermato in aula Montero. È stata una conquista arrivata dopo una “dura lotta”, ha detto la presidente della Federazione Statale LGBTI+ a LaPresse, sottolineando che la legge “non comporta nessun pericolo per i minori” e “non va contro le lotte dei femminismi”. Tracciando un paragone tra la situazione in Italia e in Spagna, ha affermato che alle Canarie, dove vive, “ci sono molte persone italiane Lgbt”, che si trasferiscono lì perché “è un posto migliore dove possono esprimersi e vivere ciò che sentono e ciò che sono senza problemi”.

La riforma dell’aborto

La legge sull’aborto prevede la possibilità per le ragazze minorenni a partire dai 16 anni di abortire senza bisogno del consenso dei genitori o dei tutori legali, e garantisce l’accesso all’aborto nelle strutture del sistema sanitario pubblico, più vicine alla propria abitazione. Si sancisce l’obbligo da parte dello Stato di garantire che ci sia personale sanitario disponibile a questa pratica in “tutti gli ospedali pubblici”.

Assorbenti gratis e  congedo mestruale

Introduce un registro degli obiettori di coscienza, elimina l’obbligo dei tre giorni di riflessione per la donna dal momento in cui chiede di abortire e prevede la distribuzione gratuita di assorbenti e prodotti di igiene intima per il ciclo mestruale in scuole e carceri. Inoltre, la legge introduce una novità su scala europea: congedi per cicli mestruali “invalidanti”, ottenibili con un certificato medico e che saranno coperti integralmente dallo Stato. È la prima volta in un Paese europeo.