Sharon Verzeni, “sparito un uomo che frequentava la piazza”, la testimonianza

di Redazione


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Un uomo di origini nordafricane, che frequentava spesso la piazza di Terno d’Isola, è scomparso dal Paese dalla notte dell’omicidio di Sharon Verzeni. Mohammed, un ragazzo di 30 anni che lavora in una pizzeria d’asporto a pochi metri dal luogo del delitto, ha fornito una testimonianza cruciale.

La testimonianza di Mohammed sulla scomparsa

Secondo Mohammed, il gruppo che frequenta la piazza è composto da circa una decina di nordafricani che “bevono e fanno casino, sia di notte sia di giorno”. Pur non avendo confermato se il gruppo sia coinvolto nello spaccio, Mohammed ha notato che solo uno dei membri era presente la sera dell’omicidio. Questo individuo, descritto come un marocchino, non è più stato visto in giro da allora.

Denuncia ai carabinieri e richiesta di immagini

Mohammed ha segnalato l’uomo ai carabinieri, ma ha riferito che le forze dell’ordine non hanno fornito alcuna immagine del sospetto. Ha chiesto se potessero mostrargli delle foto, assicurando che avrebbe potuto riconoscerlo, ma senza successo. Questo impedimento ha reso difficile identificare il possibile colpevole.

Minacce ricevute da Mohammed

Inoltre, Mohammed ha raccontato di aver ricevuto minacce alcuni giorni prima dell’omicidio. “Tre-quattro giorni fa è venuto qui un uomo ubriaco dicendo ‘ti spacchiamo tutto perché abbiamo visto gli sbirri in borghese da te, sappiamo che ci stai infamando. Mi ha insultato con tante parolacce, poi è scattato l’allarme e sono arrivati i carabinieri. Ma a me di loro non interessa, io non ho paura'”, ha dichiarato Mohammed.

Sharon Verzeni
Sharon Verzeni

Cosa pensano i commercianti

Altri commercianti condividono la convinzione diffusa che nella piazza centrale di Terno si spacciassero sostanze stupefacenti. “Io non so cosa facessero, ma erano sempre ubriachi, litigavano e spaccavano bottiglie”, ha commentato un pizzaiolo. Una panettiera ha confermato che erano violenti, ma solo tra di loro.

Impatto dell’omicidio sulla sicurezza

Gli altri commercianti riferiscono di aver visto anche coltelli, ma mai puntati contro i passanti. Per questo, l’ipotesi che a colpire Verzeni sia stato un pusher non convince molti. “Da un mese l’attività si è ridotta tantissimo, con tutte le forze dell’ordine che ci sono in giro…”, osserva una negoziante. Anche l’affluenza nella piazza si è ridotta notevolmente: “Prima la sera c’erano tante persone di passaggio, tanti giovani. Adesso non ne vedo più”, afferma un commerciante, aggiungendo che “la gente ha paura di stare in giro” da quando è avvenuto l’omicidio.

Dichiarazione dell’avvocato Scudieri

L’avvocato Luigi Scudieri, legale della famiglia di Sharon Verzeni, ha espresso la sua gratitudine verso la cittadinanza, il Sindaco di Terno d’Isola e i volontari del Mu.Re. per la collaborazione fornita agli inquirenti. “Il vile assassino di Sharon deve sapere che nessun ostacolo fermerà mai la sua individuazione”, ha scritto in una nota il legale.

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