Sempre meno fedeli a messa, l’idea di un teologo per risolvere il problema

di Redazione


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Nell’odierno scenario ecclesiastico, il calo delle presenze dei fedeli alle celebrazioni religiose è una sfida costante. Fattori come la pandemia hanno influito, ma esistono anche limitazioni geografiche e logistiche che impediscono a molte persone di raggiungere le chiese. Il problema è particolarmente acuto nelle zone rurali, dove la distanza dai luoghi di culto può essere un ostacolo insormontabile per alcuni.

Un’Innovativa Proposta: Il Chiesabus

In questo contesto, padre Antonio Rungi, rispettato teologo passionista, ha avanzato un’idea innovativa per affrontare il problema: il concetto di “chiesabus“. Questa proposta, se attuata, potrebbe rappresentare un passo significativo per far fronte al calo delle presenze nelle celebrazioni religiose.

Un Servizio di Mobilità per Tutti

Padre Antonio Rungi suggerisce l’attivazione di un servizio di bus o navetta organizzato dalle parrocchie stesse, in collaborazione con gli Enti locali, per agevolare il trasporto dei fedeli alla messa domenicale e festiva. Questo “Bus Messa Parrocchiale” avrebbe lo scopo di colmare il divario tra coloro che desiderano partecipare alle celebrazioni religiose e l’incapacità di farlo a causa della mancanza di mezzi di trasporto adeguati.

Un Atto di Carità e Solidarietà

La proposta del chiesabus non è solo una soluzione pratica, ma anche un atto di carità e solidarietà. Si tratterebbe di un servizio volto a raggiungere coloro che, per ragioni logistiche, non riescono ad accedere alle chiese. Inoltre, potrebbe essere un modo per coinvolgere la comunità nelle esigenze dei suoi membri più anziani o diversamente abili.

Ampliare il Raggio d’Azione

Questa innovativa iniziativa potrebbe anche avere un impatto più ampio. Non solo servirebbe a collegare i fedeli delle parrocchie rurali, ma potrebbe estendersi per collegare centri urbani con santuari situati al di fuori delle normali rotte dei mezzi pubblici. In tal modo, il chiesabus potrebbe facilitare il coinvolgimento di un numero maggiore di fedeli nelle celebrazioni religiose.

La proposta del chiesabus rappresenta un tentativo concreto di superare le barriere fisiche e logistiche che spesso limitano la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni religiose. Se attuata con cura e attenzione, potrebbe offrire una via per favorire la crescita spirituale e il coinvolgimento attivo all’interno delle comunità religiose.

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