Sono trascorsi ben 13 giorni da quando la piccola Kata è scomparsa dall’ex hotel Astor di Firene. Ad oggi, non c’è traccia di lei dentro, ma non si trova neanche da dove sia uscita. E come. Un giallo che ha gettato nella disperazione la madre, il padre della bambina, ma che sta anche gettando nello sconforto tutti coloro che stanno seguendo il caso della piccola che, secondo gli investigatori, sarebbe stata rapita. Resta da capire il perché e chi avrebbe avuto interesse a rapirla.
Intanto emergono nuove testimonianze sul rapimento di Kata. Mentre la procura del capoluogo toscano ha deciso di acquisire tutte le telecamere della città, circa 1500, e sottoporle a un massiccio esame delle immagini, si susseguono racconti su quelle ore drammatiche in cui la bambina è sparita. A “Mattino Cinque News“, è spuntata una testimone che conosce molto bene le vie di fuga dell’ex hotel Astor, il luogo dove è sparita nel nulla la piccola Kata. La testimone racconta di aver sentito una bambina piangere proprio quel giorno: “Questa bambina l’ho sentita piangere e urlare: mamma, mamma, mamma – ha raccontato la signora Elisa al programma di Canale 5 -, è vero che in quell’hotel ci sono molto bambini. Non era un grido come gli altri: mi si è spezzato il cuore quando ho sentito quelle urla”.
Le ricerche della piccola scomparsa a Firenze continuano ancora. Oltre all’uso delle immagini delle telecamere, verrà inoltre approntato un vasto dispiegamento di personale dei gruppi di specializzazione dei carabinieri. Nel vertice degli inquirenti, inoltre, sono stati ricostruiti gli orari relativi ai momenti della sparizione della bambina. Kataleya Alvarez, questo il nome completo della bambina, si trovava nel palazzo dell’ex albergo Astor, attualmente occupato da varie famiglie, mentre la madre era al lavoro. Una volta rientrata, la mamma non l’ha più trovata, decidendo quindi di sporgere denuncia ai carabinieri.
Negli ultimi giorni la madre, Kathrina Alvarez, bambina ha lanciato più appelli: “È impossibile che si sia persa da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via – ha detto alla stampa -. Ho detto ai carabinieri chi può essere stato. Solo Dio sa quello che sento, mettete una mano sul cuore e liberatela”. Tutte le ipotesi sono aperte, compresa quella del rapimento. La bambina, al momento in cui è scomparsa, indossava una maglietta bianca e pantaloni viola.