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Sanremo 2023, Mogol: “Non l’ho visto” e attacca la promozione dell’omosessualità
Giulio Rapetti, in arte Mogol, il noto paroliere della musica italiana, non ha visto il Festival di Sanremo. Lo ha rivelato in un’intervista a La Stampa in cui ha spiegato di aver disertato il festival “perché mi fa male”.
“Bisogna – ha aggiunto – dare positività per favorire l’evoluzione delle persone. I baci in bocca fra uomini? Non ce l’ho con gli omosessuali anzi, ma con questa promozione dell’omosessualità. Non voglio urtare la sensibilità di nessuno ma quello è un palco che promuove la musica, non effetti che cercano l’Auditel dimenticando la promozione della cultura popolare”.
Giorgia Meloni
Giorgia Meloni “è una donna molto preparata, studiosa, risoluta. Una che non si improvvisa. E anche per le donne avere una donna capace come presidente è importante. Se una persona che fa parte di un partitino piccolo poi arriva a prendere tanti voti, è un buon segno”. Così Mogol.
Sul fatto che la premier voglia essere chiamata “il” presidente, Mogol ha aggiunto: “È una sottigliezza, basta chiamarla se si vuole al femminile. Quel che è importante è che partecipa a tutto, fronteggia tutti”.
Quanto alla sua collocazione politica, Mogol ha confermato il suo definirsi ‘apolitico’: “Io giudico le cose che si fanno, destra o sinistra se uno è competente bene, giudico per le decisioni che si prendono”.
Quanto al giudizio sull’attuale coalizione di centrodestra al governo, Mogol ha detto: “Si son trovati a fronteggiare situazioni spaventose, pensi solo al 110 per cento. È la follia, e pensi al reddito di cittadinanza che fai contenta la gente ma a che prezzo. Come presidente SIAE mi sto occupando del copyright di cui c’è stata l’approvazione, ma mancano i decreti attuativi e si affamano i poveri autori, durante la pandemia abbiamo dovuto fare i pacchi viveri”.
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