Sandra Amurri: “Selvaggia Lucarelli condannata per diffamazione”

di Redazione


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La giornalista Selvaggia Lucarelli è stata condannata per aver diffamato la collega Sandra Amurri, spesso ospite di Non è l’Arena di Massimo Giletti.

La giornalista ha, infatti, scritto sul suo profilo Facebook: “Lei che a meno di un’ora dalla notizia della chiusura di ‘Non è l’Arena’, invece di rivolgere un pensiero ai colleghi, si è prodigata a twittare: ‘Nelle redazioni si rincorre la notizia che ci sarebbero le forze dell’ordine in casa di Massimo Giletti, nonché in alcuni uffici amministrativi’, notizia falsa, ovviamente… oggi è stata condannata per avermi diffamata, notizia vera”.

E ancora: “Mi aveva definita ‘licenziata livorosa‘, una che è stata ‘zitta finché pagata’ e ‘divenuta coraggiosa’ solo dopo essere stata mandata via dal FQ. Notizia falsa, ovviamente. Grazie all’avvocato Simona Cardinali e all’avvocato Francesco de Minicis per avermi seguita con particolare cura e affetto”.

Sandra Amurri fu allontanata dal Fatto Quotidiano, diretto da Marco Travaglio, tre anni fa.

Quando si configura il reato di diffamazione?

In generale, il reato di diffamazione si configura quando una persona diffonde a terzi informazioni o notizie false o inesatte che danneggiano la reputazione di un’altra persona, ledendone l’onore o la dignità.

Perché si configuri il reato di diffamazione, è necessario che la notizia diffusa sia falsa o inesatta e che ledi la reputazione della persona offesa. Inoltre, la diffusione della notizia deve avvenire con dolo, cioè con la consapevolezza e l’intenzione di ledere la reputazione dell’altra persona.

Il reato di diffamazione può essere perseguito a querela della persona offesa, cioè la persona che ha subito il danno alla propria reputazione, o d’ufficio, cioè su iniziativa del pubblico ministero.

È importante sottolineare che la legge prevede alcune circostanze che escludono la punibilità del reato di diffamazione, ad esempio quando la notizia diffusa è vera o quando la diffusione avviene nell’esercizio di un diritto o in adempimento di un dovere.

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