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Saman Abbas, “tutti i familiari hanno assistito all’omicidio”, la rivelazione shock

Saman Abbas aveva il coraggio di seguire il suo cuore ma questo coraggio le è costato la vita. La giovane pakistana di 18 anni è stata uccisa dallo zio a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio del 2021. La sua colpa? Aver rifiutato di sposare un cugino del Pakistan, un matrimonio imposto dalla sua famiglia, perché era innamorata di un ragazzo italiano. Un gesto di amore e libertà che ha scatenato una tragedia.

Il ritrovamento dei resti

Il corpo di Saman è rimasto nascosto per più di un anno, fino a quando lo zio, Danish Hasnain, ha fornito indicazioni che hanno portato al suo ritrovamento il 18 novembre del 2022. Ora, cinque persone sono imputate in questo terribile caso di omicidio premeditato in concorso, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Oltre allo zio Danish Hasnain, ci sono i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, tutti e tre in carcere, e i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, con quest’ultima ancora latitante in patria.

Nuove rivelazioni scioccanti

Il processo per l’omicidio di Saman Abbas è in corso a Reggio Emilia, e le testimonianze stanno rivelando dettagli scioccanti. Due detenuti nordafricani hanno dichiarato che tutti e cinque gli imputati erano presenti durante l’omicidio. Saman è stata tenuta ferma dai suoi cugini mentre lo zio le spezzava il collo. Tuttavia, le versioni dei due detenuti non coincidono del tutto, con uno dei due sostenendo che il padre della giovane, Shabbar Abbas, avrebbe anche partecipato all’aggressione, mentre l’altro afferma che è stata la madre a bloccare la ragazza, mentre il padre avrebbe “solo” assistito.

Il Movente Economico

Una delle rivelazioni più inquietanti riguarda il movente dell’omicidio. Sembra che il padre di Saman avesse un accordo economico con il parente in patria, un patto del valore di 15mila euro, per far sposare la ragazza e farla venire in Italia, con l’intento di avviare una catena di matrimoni combinati per scopi economici e di immigrazione.