Colpo di scena nel caso dell’omicidio di Saman Abbas, la ragazza pachistana scomparsa nel nulla nell’aprile 2021 a Novellara e uccisa dalla sua famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato in patria. Il Ministro dell’Interno pakistano ha concesso l’estradizione di Shabbar Abbas, il padre della 18enne, accusato di essere l’autore materiale del delitto.
La notizia è stata confermata da un funzionario del Ministero dell’Interno pachistano: “Shabbar Abbas sarà trasferito in Italia con un volo charter nei prossimi giorni” ha dichiarato. L’uomo era stato arrestato lo scorso novembre nearresto dopo oltre un anno di latitanza.
Il padre di Saman si era rifugiato in Pakistan insieme alla moglie Nazia Shaheen subito dopo la scomparsa della figlia. Entrambi sono accusati dell’omicidio, avvenuto secondo gli inquirenti a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. L’avvocato di Abbas ha presentato un ultimo ricorso contro l’estradizione presso l’Alta Corte pakistana, con udienza fissata per oggi, ma la situazione sembra ormai definita. Dopo l’ok del Ministero, è stata emessa un’ordinanza per il trasferimento dell’uomo dal carcere di Rawalpindi alle autorità italiane.
La conferma dell’estradizione è un passo fondamentale per fare luce sulla vicenda e ottenere giustizia per Saman, brutalmente uccisa dai familiari per essersi opposta ad un matrimonio combinato in patria e aver vissuto all’occidentale durante la permanenza in Italia. Oltre ai genitori sono indagati per l’omicidio anche lo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale, e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, che sono attualmente in carcere in Italia. Saman voleva solo vivere libera, come una ragazza della sua età, ed è stata punita con la morte dai suoi stessi familiari.
L’arrivo del padre in Italia permetterà agli inquirenti di procedere con interrogatori e confronti utili a ricostruire cosa accadde quella notte e come la famiglia Abbey organizzò l’omicidio, nel tentativo di ripristinare a tutti i costi il proprio distorto senso dell'”onore”. Giustizia per Saman.