I Comuni italiani si tingono di rosa: le donne al potere, da Firenze a Cinisi, per cambiare il Paese

di Gaetano Ferraro


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La politica ha finalmente un volto femminile: e da Firenze a Lecce, passando per Cinisi, è rivoluzione rosa nelle città. È una ondata rosa che ha travolto il primo turno e i ballottaggi delle amministrative 2024, è un’autentica rivoluzione destinata a cambiare i connotati delle nostre città. Dopo anni di predominio maschile, sono finalmente le donne ad aver conquistato le poltrone di sindache nei principali comuni italiani chiamati al voto. Un risultato senza precedenti: sono ben 8 le prime cittadine elette, 6 al secondo turno e 2 già al primo. Un piccolo esercito di professioniste competenti e appassionate ha sfondato quel “tetto di cristallo” che sembrava impedire l’accesso delle donne ai vertici della politica territoriale.

Da Nord a Sud, storie di successo al femminile

Da Firenze con la dem Sara Funaro a Lecce con la veterana di centrodestra Adriana Poli Bortone, passando per medie città come Perugia, Campobasso e Rovigo, i successi delle candidate sono la dimostrazione che qualcosa sta finalmente cambiando. Che si tratti di affermate psicologhe, dirigenti scolastiche, medici o avvocatesse, le neosindache hanno saputo convincere i loro concittadini grazie a programmi concreti, visioni progressiste e quell’innata capacità tutta femminile di ascoltare e comprendere problemi e aspettative.

Sara Funaro, prima donna alla guida di Firenze

A Firenze Sara Funaro ha scritto una pagina storica diventando la prima donna a guidare il capoluogo toscano. Con il 60% di voti ha sconfitto l’avversario di centrodestra in un trionfo accolto da scenari entusiastici in tutta Italia. Il suo messaggio di una città più inclusiva e sostenibile ha fatto breccia tra giovani e meno giovani. Non a caso la neo-sindaca ha dedicato il successo proprio alle donne e alle ragazze: “Può essere uno sprone a inseguire i propri sogni”.

Rivoluzione gentile e determinazione: le neosindache si raccontano

Ma la partita delle amministrative parla al femminile anche in tante altre realtà, da Nord a Sud. C’è la rivoluzione gentile della 37enne Vittoria Ferdinandi, che a Perugia ha portato il centrosinistra a trionfare dopo 10 anni. Psicologa impegnata per i diritti dei più fragili, ora avrà una grande opportunità per rendere la sua città più solidale. Poi la determinazione di un’altra medico, Elena Carnevali, che ha conquistato Bergamo fin dal primo turno quasi a valanga. E che dire dell’usignolo Adriana Poli Bortone? A 80 anni l’ex ministra torna per la terza volta alla guida di Lecce, la sua amata città d’adozione, con una vittoria di misura ma di grande significato simbolico. Di lei si può dire tutto, ma non che non sia una combattente!

Cinisi: da madre in figlia, il testimone del riscatto femminile

Infine una citazione speciale per Cinisi, dove la neo-sindaca Vera Abbate raccoglie idealmente il testimone di Maria Rosa, la madre, prima donna a ricoprire incarichi politici nel piccolo paese siciliano. Sono le pioniere come lei ad aver spianato la strada al riscatto femminile.

Una primavera rosa per la politica italiana

Queste elezioni resteranno nella storia per una autentica “primavera rosa” che finalmente porta una sensibilità nuova ai vertici dell’amministrazione locale. Ci aspettano anni in cui le leadership empatiche e resilienti delle donne potranno davvero fare la differenza per le nostre comunità. Che sia solo l’inizio di una nuova era per la politica italiana?

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